Matteo Corradini è ebraista e scrittore, ma ha condotto pure ricerche sul ghetto di Terezín a Praga e curato la nuova edizione del “Diario di Anne Frank” per Rizzoli. Un esperto ricercatore e storico di quei tristi e ferali eventi che imperversarono in Europa durante il nazismo e che portarono alla Shoah e alla strage di milioni di persone nei campi di sterminio.
Ed proprio in questi giorni esce il suo ultimo libro, “Tu sei Memoria. Didattica della memoria: percorsi su ebraismo e shoah alla scuola primaria”, Erickson, 17,50 Euro.
Un manuale per gli insenanti nel quale sono possibili rintracciare tutti gli spunti storici e didattici per mettere gli alunni a conoscenza di quel tragico periodo che sconvolse l’Europa e il mondo. Un altro modo insomma, oltre alle parole talvolta dettate da involontaria retorica, per allargare lo sguardo al di là degli accadimenti e intraprendere un percorso di educazione alla Shoah in modo attento e consapevole.
Sicuramente, il tema è assai delicato, soprattutto essendo riferito a bambini e bambine della scuola primaria, ma l’autore riesce ad accompagnare, docenti e alunni, lungo un viaggio che lentamente si snoda lungo un arco temporale ancora più vasto, fornendo strumenti teorici e pratici per parlare a scuola di Shoah, di morti, di sterminio, di razzismo bieco.
Infatti, quei campi di concentramento, visti nei documentari o nei film o nei giornali, di Dachau, Mauthausen, Auschwitz, nella memoria rappresentano un momento della storia di una umanità inferocita e comunque limitato al punto finale di un percorso ben più lungo.
Per l’autore invece, fare didattica della memoria, e dunque stabilire un rapporto col passato che non sia soltanto di conoscenza ma anche di relazione, vuol dire allargare lo sguardo, scavalcando quel punto terminale di un tragitto di odio per andare alla radice di quella violenza.
Un libro comunque diretto a docenti che in occasione della prossima Giornata della Memoria vogliono intraprendere un percorso ponderato, consapevole e rigoroso di educazione alla Shoah con i bambini e le bambine della scuola primaria.
Matteo Corradini ha basato la sua proposta di didattica della memoria dentro un percorso in 5 tappe, ognuna contenente diverse proposte di approfondimento, ricerca, espressione e laboratorio.
Ma questo libro parla anche del dopo: coinvolge in prima persona perché spinge ciascuno a farsi memoria.
Inoltre 20 attività seguono un percorso a tappe: dalla cultura ebraica ai pregiudizi e alle emarginazione messi in atto dai regimi nazista e fascista, fino all’avvio e al compimento dello sterminio di milioni di persone.