Attualità

Tubercolosi è allarme, aumentati i casi tra i bambini

Secondo il rapporto Ecdc (Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie) e Ufficio regionale europeo dell’Oms (Organizzazione mondiale della sanità), pubblicato nella Giornata mondiale della Tbcnel 2023, “i bambini di età inferiore ai 15 anni rappresentavano il 4,3% delle persone con tubercolosi nuova e recidivante nella regione europea dell’Oms”.

Nel rapporto si dice pure che c’è “un preoccupante aumento del 10% della Tbc pediatrica rispetto all’anno precedente. Allo stesso modo, i bambini under 15 rappresentavano il 4,3% di tutti i casi di Tb nell’Unione europea con una crescita ancora in corso per cui  sono necessarie misure immediate di sanità pubblica per controllare e ridurre il crescente carico” dell’infezione.

“I risultati- si dice nel rapporto -evidenziano anche il crescente peso della malattia nelle popolazioni più giovani, poiché le notifiche complessive di Tb continuano ad aumentare, con oltre 650 casi aggiuntivi tra i bambini segnalati tra il 2022 e il 2023”. 

Per le autorità sanitarie “una delle principali preoccupazioni è che per 1 bambino su 5 con Tbc nell’Ue non si sa se il trattamento è stato completato. Questa incertezza può comportare un peggioramento” del quadro, con “l’emergere della tubercolosi farmaco-resistente (Dr-Tb) e la sua ulteriore trasmissione”.

Un allarme comunque che non riguarda solo e soprattutto i bambini, ma anche gli adulti che nell’Ue sarebbero oltre 37mila persone” con Tb, “in aumento rispetto alle 35mila dell’anno precedente.

Preoccupa pure la co-infezione da tubercolosi e virus Hiv, un mix che “rimane una minaccia persistente per i pazienti affetti da Tb in Europa. Nel 2023 oltre il 15% dei pazienti con tubercolosi nuova e recidivante è stato segnalato come co-infetto da Hiv. Nella regione europea dell’Oms, ciò si è tradotto in oltre 19mila persone con co-infezione da Tb e Hiv, oltre 600 nell’Ue”

In ogni caso, nella Giornata mondiale della tubercolosi, Medici Senza  Frontiere (MSF) chiede a tutti i paesi, all’industria farmaceutica e ai donatori  internazionali di dare priorità e garantire investimenti senza interruzioni per  diagnosi, trattamento e prevenzione della tubercolosi (TB) per tutte le persone  colpite, specialmente i bambini.

 Ogni 3 minuti infatti  un bambino muore di tubercolosi e si stima che ogni anno 1,25 milioni di bambini e  adolescenti (0-14 anni) si ammalano di TB ma solo la metà viene diagnosticata e riesce  a curarsi.

Redazione

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