“Ammettere qualche sbaglio è frutto di sapiente concretezza. Ciò che ora serve non è recriminare, ma rimediare agli sbagli”.
Secondo Pino Turi, segretario generale della Uil Scuola, sono da apprezzare le affermazioni rilasciate il 2 maggio dal premier Matteo Renzi, che a Firenze ha detto che “sulla scuola avremo anche sbagliato qualcosa ma abbiamo assunto 100 mila insegnanti”.
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“Noi che non siamo tra i professionisti della protesta, ma tra quelli che vogliono bene alla scuola, quella della Costituzione, siamo ben vigili e speriamo che non sia il Governo a svegliarsi tardi”, dice ancora Turi.
Commentando le oltre 100mila immissioni in ruolo citate da Renzi per ricordare che nessun Governo fino ad oggi era mai arrivato a tanto, il sindacalista Confederale ritiene che “le contestazioni della scuola non sono” di certo “riferite alle assunzioni, di cui abbiamo sempre dato atto sia pure con molti vuoti che si sarebbero potuti colmare se ci fosse stato un dialogo vero”.
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