Mentre crescono le indiscrezioni sulle nomine dei ministri, quello che ci preoccupa è che si avvii una nuova fase in discontinuità.
Ciò che sarà importante è il profilo istituzionale. E’ questo il punto essenziale secondo il segretario generale della Uil Scuola in vista dell’imminente formazione del nuovo Governo.
Sulla possibile nomina di un nuovo ministro dell’istruzione – aggiunge Turi – non pensiamo alla persona, alla funzione che andrà a svolgere, ma alle cose da realizzare, con la dovuta flessibilità, con l’obiettivo di ricomporre la frattura con il mondo della scuola dovuto ad una legge sbagliata e fatta male.
Il nostro sistema di istruzione – sottolinea il segretario della Uil Scuola – non può essere gestito ancora con strappi e forzature. Dobbiamo ora superare una situazione di disagio e preoccupazione che vive il personale della scuola.
Per quanto riguarda la nostra azione sindacale – chiarisce Turi – proseguiremo in continuità con quanto già fatto fino ad oggi. Le nostre proposte per superare la legge 107 erano state presentate più di un anno fa ai banchetti del Pd. Ora le priorità sono chiare: porre rimedio alle rigidità delle legge e attuare l’accordo con il governo per l’immediata riapertura del contratto.
Al nuovo ministro non faremo mancare la nostra collaborazione nella misura in cui ci sarà la dovuta attenzione alla scuola pubblica statale ed al suo personale.