“Quella di introdurre un ispettorato nella scuola non ci pare una buona idea. Si continua ad inseguire demagogicamente la voglia condivisa di qualità con le ispezioni, con il dirigismo e la burocrazia” – commenta il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi, dopo la proposta presentata dall’Associazione Treelle al Miur di attrezzare una squadra di 400 ispettori, con un costo stimato di 50 milioni di euro.
“Rafforzare l’autonomia delle scuole e ridare il prestigio perduto ai docenti – mette in chiaro Turi in una nota – sono queste le carte vincenti”.
“Ancora una volta assistiamo al tentativo di far prevalere il pensiero unico, quello che vede nelle regole di mercato lo strumento con cui raggiungere risultati di qualità. Questo tipo di sistema invece – aggiunge Turi – produce risultati quantificabili solo in termini di profitto, che non sempre coincide con la qualità, specie se si parla di comunità, di persone e non di opifici. Insistere ancora con questo tipo di proposte, significa non avere cognizione di ciò che sta accadendo che merita, a nostro parere, un’immediata inversione di rotta. Spendere risorse per proseguire sulla strada del reclutamento di improbabili figure, che vadano a soccorrere le scuole per farle funzionare, ci sembra l’ulteriore schiaffo a chi ci lavora e che ha dimostrato”.
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