“Quando Matteo Renzi dice di mettere al centro dell’azione politica le persone e non gli algoritmi, ammette di avere sbagliato”.
“Ma non pensi che sia solo un problema di comunicazione e di coinvolgimento, ci sono anche scelte di merito che vanno corrette”.
A dirlo è stato il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi, commentando le affermazioni del riconfermato segretario del Pd, sulla scuola.
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“Non sono scelte che riguardano il ruolo di intermediazione sindacale che ha mostrato di essere necessario e insostituibile, e che ora la ministra Fedeli sta tenacemente perseguendo. Bisogna rimettere al centro dell’azione politica sulla scuola – osserva Turi – gli investimenti per la scuola statale”.
“Ciò significa ripristinare il pluralismo interno alla scuola, ridare anima e corpo alla libertà di insegnamento e tornare a dare fiducia alla scuola dell’autonomia, intesa come comunità libera e indipendente, che non può essere confusa con quella della legge del Governo”, conclude Turi.
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