Venerdì nero per i trasporti e per il settore pubblico e privato. Nel giorno dello sciopero, per “un nuovo modello di sviluppo”, in molte piazze italiane la Cub, confederazione italiana di base, è scesa anche in piazza in alcune città.
La nostra inviata Jessica Saccone ha realizzato il seguente servizio video:
Tra le categorie ad incrociare le braccia, c’era anche quella del mondo della scuola, che denuncia salari bassi, mancata stabilizzazione dei precari e una pessima organizzazione del rientro nelle classi in piena emergenza Covid: in alcune scuole, anche di Roma, la mancanza totale di personale Ata, che ha aderito allo sciopero, ha costretto i dirigenti scolastici a sospendere le lezioni per l’intera giornata.
“Il problema dei trasporti affollati andava affrontato nei mesi precedenti. La didattica a distanza non risolve problemi logistici”, ha detto Moira Aloisio, portavoce Cub Scuola, in piazza a Montecitorio a Roma.
Intervistata dalla Tecnica della Scuola, la sindacalista di base ha aggiunto, con molta amarezza, che “tutta l’estate non si è fatto altro che parlare di banchi a rotelle, mentre sul come gli alunni sarebbero arrivati nelle scuole non ci ha pensato nessuno”.
Anche Antonio Amoroso, segretario generale Cub, ha espresso le sue forti perplessità per come si stano gestendo i servizi essenziali “in un momento particolarmente difficile per il paese”.
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