È periodo di vacanze di Natale, fra qualche giorno studenti e professori tireranno un bel sospiro di sollievo dopo i primi tre mesi tirati di scuola. Non si dica per favore che i docenti si fanno, contrariamente a tutti gli altri lavoratori due settimane di vacanza, perché questo non è assolutamente vero. Infatti vorremmo sapere quale dipendente pubblico lavorerà, se non in casi veramente eccezionali, il 25,26, 27,28 dicembre e poi chi lavorerà i giorni 1,2,3,4 gennaio. Si può dire che ai docenti è consentita una settimana in più di vacanza natalizia, rispetto agli altri lavoratori.
Ma in questi giorni, quante ore alla settimana stanno lavorando i docenti? Veramente tante, tantissime e nessuno ne parla a sufficienza. Quindi è bene sapere che queste, prima delle vacanze di Natale, sono settimane frenetiche, che vedono i docenti preparare compiti in classe, correggere verifiche, preparare lezioni già programmate, e poi ci sono anche gli estenuanti colloqui con i genitori. Ma quante ore dedica un docente ai colloqui con i genitori? File interminabili, centinaia di madri e padri a cui riferire l’andamento didattico- disciplinare del loro figlio, un tempo smisurato di servizio, che viene effettivamente svolto e non pienamente riconosciuto.
Anche i colloqui dei docenti con i genitori dei propri alunni sarebbe lavoro da mettere nel conto delle ore lavorative settimanali, mentre invece nessuno lo calcola. Ogni docente ha in media 4 o 5 classi, senza contare che ci sono anche docenti con 7, 8 o 9 classi e poi i docenti di religione con addirittura 18 classi. Parlando solo di media oraria dedicata dall’insegnate per i colloqui scuola-famiglia, si arriva a conteggiare almeno 40 ore annue.
Ma poi c’è chi ne dedica molto di più, e con grande spirito di servizio si sacrifica stoicamente. Le giornate dei colloqui con i genitori, sono un vero e proprio “fort apache” , dove il docente viene preso d’assalto come facevano gli indiani con la diligenza. Di solito i colloqui organizzati dalla scuola in orario pomeridiano, dopo una giornata impegnativa di didattica, hanno inizio alle prime ore del pomeriggio, per proseguire fino ad esaurimento della fila dei genitori. Ci sono insegnanti che terminano i colloqui anche alle otto di sera, dopo cinque lunghe ore di discussioni, ragionamenti e buoni propositi e lo fanno per più giorni della stessa settimana.
Il rapporto scuola famiglia è regolamentato dall’art.29 del contratto collettivo nazionale, che al comma 4 e chiaramente al di fuori delle 40 ore di attività obbligatorie funzionali all’insegnamento, grava sull’orario di servizio dei docenti. In tale comma è scritto che per assicurare un rapporto efficace con le famiglie e gli studenti, in relazione alle diverse modalità organizzative del servizio, il consiglio d’ istituto sulla base delle proposte del collegio dei docenti definisce le modalità e i criteri per lo svolgimento dei rapporti con le famiglie e gli studenti, assicurando la concreta accessibilità al servizio, pur compatibilmente con le esigenze di funzionamento dell’istituto e prevedendo idonei strumenti di comunicazione tra istituto e famiglie.
È bene sapere che oltre tutti gli altri impegni funzionali all’insegnamento ed oltre le ore di lezione frontale, esiste anche un notevole impegno di tempo da dedicare ai colloqui con i genitori per rendicontare il profitto degli studenti. Meno male che arrivano le vacanze di Natale per recuperare i grandi stress accumulati per un eccesso di impegno lavorativo che chi non è insegnante non può assolutamente comprendere.