Attualità

Tutti 10 in pagella, il segreto della scuola “Sciascia” di Caltanissetta [INTERVISTA]

La settima edizione di Tutti 10 in pagella, l’iniziativa de La Tecnica della scuola che vuole mettere in luce gli alunni più bravi d’Italia, sta vedendo una partecipazione maggiore rispetto agli altri anni, grazie anche ad una collaborazione migliore con le scuole, che ci stanno segnalando i loro “talenti”.

Fino a questo momento, la scuola che ha inviato il numero maggiore di alunni con tutti 10 in pagella è la scuola primaria Leonardo Sciascia di Caltanissetta, che ha segnalato ben 32 alunni.

Dato il numero molto alto di “cervelloni”, abbiamo deciso di parlare con la dirigente scolastica dell’istituto, Giusy Mazzarino, che ha parlato dell’armonia che si respira nella scuola nissena e degli obiettivi raggiunti.

Non solo Bes e Dsa: è giusto valorizzare tutti gli alunni

Chiedendo alla dirigente Mazzarino se esistesse un segreto che ha portato tutti questi bambini di scuola primaria a raggiungere 10 in tutte le discipline, lei ha risposto: “Non c’è alcun segreto. O meglio. Il segreto è nel lavoro di squadra che porto avanti con tutto il personale. C’è infatti molto affiatamento, un camminare insieme e un clima di costante crescita orientato sempre al risultato. Crescita sia del personale che ovviamente degli alunni, che raggiungono importanti risultati“.

Lo ripetiamo ogni anno: Tutti 10 in pagella non vuole assolutamente creare delle competizioni o divisioni fra alunni. Siamo consapevoli che il valore di un alunno non può essere misurato soltanto con un numero ma si ottiene con una valutazione ben più complessa che tiene conto di altri fattori molto importanti per la crescita. Ma premiare quelli che riescono a raggiungere il massimo ci sembra comunque doveroso, anche per dare un piccolo riconoscimento ai “cervelloni” . Questa stessa tesi è condivisa anche dalla dirigente dello “Sciascia”: “è giusto valorizzare le nostre eccellenze, perché chi è bravo merita un piccolo premio. Sappiamo che un 10 non è valore assoluto, ma il merito va premiato. Non è giusto dare spazio sempre e solo alle situazioni difficili o complicate, tipo Bes e Dsa, ma sarebbe opportuno portare avanti anche i talenti che con il loro impegno raggiungono i traguardi“.

Serve rapporto empatico con i genitori

Quest’anno scolastico è stato contraddistinto da numerosi episodi di violenza dei genitori nei confronti dei docenti o dei presidi. Per la preside si tratta certamente di un “rapporto critico. Ma bisogna cambiare comunicazione. E’ giusto raccontare tutto ai genitori delle attività, coinvolgerli nella didattica e spiegare loro gli aspetti del nostro lavoro, ma più che su questo sarebbe meglio concentrarsi sull’aspetto emotivo. Costruire quindi un rapporto empatico. Solo così il genitore può diventare un fondamentale alleato“.

Quindi, in definitiva, meno cronaca e burocrazia scolastica e maggiore coinvolgimento empatico.

Ogni docente lavora col metodo che sceglie di seguire

La scuola “Sciascia” sembra anche stare al passo con i tempi, dal punto di vista della formazione del personale e della didattica: “Già 2 anni fa abbiamo aderito al Piano nazionale scuola digitale, commenta la Ds Mazzarino, formando un animatore digitale, grazie al quale abbiamo potuto avviare lavori sul coding, le competenze e le nuove metodologie. Non seguiamo corsi esterni negli ultimi tempi, ma solo formazione interna promossa e portata avanti da me anche in qualità di formatore. Alla fine del corso non si impone una metodologia, ma, al contrario, ciascun docente sceglie un metodo che decide di utilizzare in classe“.

La redazione de La Tecnica della Scuola ringrazia l’insegnante Angela Marchì che ha coordinato la preparazione e l’invio del materiale utile alla pubblicazione degli alunni sulla nostra sezione dedicata.

GUARDA LA GALLERY CON LE FOTO DEGLI ALUNNI PER OGNI REGIONE

Fabrizio De Angelis

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