In casa Tecnica della Scuola torna Tutti 10 in pagella, l’iniziativa progettata per valorizzare le eccellenze, il merito, l’impegno nella scuola primaria e secondaria.
Dopo lo stop di un anno, legato alla pandemia, gli alunni che hanno conseguito i massimi risultati in ogni disciplina ancora una volta saranno al centro del nostro interesse, in chiave premiante, come riconoscimento delle energie e degli sforzi profusi nello studio.
Ad ogni modo, vale la pena sottolineare la prima regola della valutazione, da avere ben chiara: i giudizi non riguardano mai l’alunno o l’alunna ma gli obiettivi di apprendimento.
Il fulcro dell’iniziativa si sposta quest’anno su Facebook: i genitori o i nonni che volessero segnalare la pagella dei propri figli o nipoti potranno farlo iscrivendosi al gruppo Tutti 10 in pagella e pubblicando UN POST con i seguenti dati:
Inoltre esortiamo i lettori a raccontarci le sfide, le difficoltà, le emozioni vissute dall’alunno/a per arrivare a ottenere questo eccellente risultato.
Sarà cura della redazione della Tecnica della Scuola scegliere, tra le diverse segnalazioni, le esperienze giornalisticamente più interessanti da rilanciare anche sul nostro portale www.tecnicadellascuola.it.
Infine, la redazione si riserva di fare dei controlli a campione per verificare la veridicità dei dati pubblicati.
Se nella scuola secondaria persistono i voti numerici, ricordiamo che nella scuola primaria a decorrere dall’anno scolastico 2020/2021 la valutazione periodica e finale degli apprendimenti è espressa, per ciascuna delle discipline di studio previste dalle Indicazioni Nazionali, compreso l’insegnamento trasversale di educazione civica, attraverso un giudizio descrittivo riportato nel documento di valutazione, nella prospettiva formativa della valutazione e della valorizzazione del miglioramento degli apprendimenti. I giudizi descrittivi sono riferiti agli obiettivi oggetto di valutazione definiti nel curricolo d’istituto e sono correlati a differenti livelli di apprendimento.
Ecco perché, nel caso della scuola primaria, prenderemo in considerazione, per ogni disciplina, il giudizio di livello avanzato.
Da anni la scuola italiana si occupa, e anche con successo, di trovare strategie sempre nuove e sempre più efficaci di inclusività per gli alunni più fragili. Un’attenzione pedagogico-didattica che fa della scuola italiana un modello in Europa. Tuttavia inclusione non significa solo attenzione alla fragilità, ma anche adeguata valorizzazione delle eccellenze.
Ricordiamo peraltro che la materia della valorizzazione delle eccellenze è stata introdotta dalla legge 1 dell’11 gennaio 2007 e, dopo una prima fase sperimentale, è ora disciplinata dal decreto legislativo 262 del 29 dicembre 2007, spiega lo stesso Ministero dell’Istruzione, che, attraverso l’albo d’onore, istituito a livello nazionale, raccoglie i nominativi degli studenti meritevoli per dare loro visibilità e premi economici.
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