Attualità

Tutti a scuola 2023, in diretta Valditara, Mattarella, The Kolors, attore di Mare Fuori e tanti altri – Gli aggiornamenti LIVE

In diretta su Rai Uno a partire dalle 16.30, condotta da Flavio Insinna con la partecipazione di Malika Ayane, Tutti a Scuola. L’evento è animato, come di consueto, da delegazioni di studenti provenienti da tutto il Paese in rappresentanza delle scuole italiane.

Il cronoprogramma in diretta – Tutti gli aggiornamenti

16.33 – Inizia la diretta, introdotta dal conduttore Flavio Insinna. Subito il saluto alle persone che hanno avvertito il terremoto in Toscana di questa notte. “Siamo qui per dire che la scuola riparte”, queste le sue parole. “Tutti abbiamo negli occhi l’alluvione di qualche mese fa”, ha aggiunto. “Un saluto a chi insegnerà, a chi studierà, a chi aiuterà, buona scuola!”, ha detto.

16.36 Malika Ayane, co-conduttrice dell’evento, si esibisce sulle note di “Ricomincio da qui”.

16.41 – “La scuola è il nostro futuro, una cosa straordinaria e preziosa”, queste le parole di Malika Ayane.

16.43 – Arrivato il ministro dell’Istruzione del Merito Giuseppe Valditara, che fra poco saluterà il pubblico.

16.44 – Parte l’applauso per il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, appena arrivato.

16.45 – L‘Orchestra Sinfonica della scuole marchigiane suona l’inno nazionale italiano.

16.47 – Presenti, come testimoniato dalle riprese Rai, vari sindacalisti, come Ivana Barbacci, Giuseppe D’Aprile e Marcello Pacifico.

16.48 – “Nel nostro cuore e nella nostra mente il disastro che ha messo in ginocchio l’Emilia-Romagna”, dice Flavio Insinna, mentre vengono mostrate le terribili immagini dell’alluvione.

16.50 – Si esibisce la prima scuola scelta per l’evento: l’istituto comprensivo Chieri terzo di Chieri (TO).

16.58 – Presente anche Cristian, che è riuscito ad emanciparsi grazie alla scuola e ha trovato lavoro dopo un percorso di alternanza scuola-lavoro. Insinna cita Don Milani: “La scuola non è un ospedale che cura i sani e respinge i malati”.

17.00 – “Essere maestro è essere al servizio”, dice Insinna parlando di insegnanti.

17.01 – Grazie alla letteratura latina ha imparato a rappare meglio: appare Alfa, autore della hit estiva “Bellissimissima”.

17.05 Dopo l’esibizione Alfa ha detto: “Al di là del rap per fare il musicista bisogna studiare. Avevo una prof di latino che ci faceva imparare Virgilio a memoria, so rappare adesso grazie a lei. Inizierò quest’anno studiando fisarmonica. Voglio ampliare i miei studi”.

17.10 – Sale sul palco la ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali Marina Elvira Calderone: “La cura del futuro inizia a scuola. La scuola può essere utile se fornisce ai ragazzi un’idea su come coltivare i loro talenti in futuro. Bisogna portare la scuola al lavoro e portare il lavoro a scuola, capire su cosa scommettere per costruire un lavoro migliore e coltivare i propri talenti. Buona scuola sicura, questo è il nostro impegno”, queste le sue parole.

17.16 – “Lavorare non può essere morire, è un tema che ci coinvolge tutti”, dice Insinna, facendo riferimento ai recenti eventi di cronaca relativi alla morte di molti lavoratori.

17.17 – Si esibisce il liceo coreutico Angelo Musco di Catania.

17.22 – Interviene un’insegnante che spiega in cosa consiste il nuovo ruolo di docente tutor.

17.26 – Salgono sul palco Alessandro e Marcello. Alessandro è uno studente di Arezzo che ad un campo scuola ha salvato la vita Marcello, colto da infarto, grazie ad un defibrillatore.

17.35 – Si esibisce l’istituto Germana Erba di Moncalier (TO).

17.40 Sale sul palco Nicolò Galasso, l’attore che interpreta Gaetano “‘O Pirucchio’ nella fortunata serie Rai Mare Fuori. “Mio padre è stato il mio primo maestro e poi compagno di set. Sul set si è creato un altro rapporto, è stato piacevolissimo. Il mio personaggio nasce dall’essere cattivo ma credo che nessuno nasca cattivo, è magari perchè manca la formazione, perché la formazione rende liberi. La conoscenza che uno ha giorno per giorno ci porta da un’altra parte. Penso che la fine dell’istruzione è l’inizio dell’invenzione. Il sapere è infinito, quando si finisce di sapere c’è un problema. Studiate, appassionatevi più che studiare a quello che fate. Impariamo tutti giorno per giorno qualcosa di nuovo: questo imparare ci rende non più utili ma più liberi”, queste le sue parole.

17.49 – Vengono mostrate alcune immagini relative all’alluvione che ha avuto luogo in Emilia-Romagna lo scorso maggio.

17.52 – Vengono presentati alcuni atleti: Simone Giannelli e Sofia Raffaeli e gli atleti paralimpici Claudia Cretti e Maxcel Amo Manu, insieme al Presidente del CONI Giovanni Malagò, con il Presidente del Comitato Italiano Paralimpico Luca Pancalli.

18.10 – Salgono sul palco, con la hit Italodisco i The Kolors.

18.23 – Interviene il ministro Valditara: “Ringrazio tutti i dirigenti scolastici, i docenti, il personale e gli studenti che nei giorni dell’alluvione si sono prodigati per rendere di nuovo agibili le loro scuole. Il primo giorno scuola è sempre un momento importante, è un nuovo inizio, nuove opportunità, nuovi traguardi. C’è sempre l’idea della novità e della conoscenza, di rapporti umani fondamentali che si inaugurano e si rinnovano”.

“Il primo giorno di scuola vede al centro lo studente. La Pira, nel suo discorso nella relazione sui principi, sottolineava la radicale differenza tra l’ordinamento fascista e quello democratico. Nel primo la persona era asservita alle esigenze dello Stato, nel secondo al contrario”.

“La scuola repubblicana, costituzionale, deve mettere sempre al centro la persona di ogni studente, senza discriminazioni, senza altre finalità se non offrire le stesse opportunità formative. La scuola e l’istruzione sono decisivo per lo sviluppo della persona. La scuola è al servizio di ogni studente. L’istruzione deve passare attraverso la comunità educante, un patto tra famiglia e scuola”.

“L’idea di merito non va inteso in una concezione elitaria, ma partecipativa, volta a valorizzare i talenti di ciascuno, per tirare fuori i talenti di ciascuno. Ho visitato tante scuole che hanno trasformato giovani perduti: quelle scuole hanno saputo toccare i tasti giusti. Quei ragazzi sono diventati maturi, responsabili, pieni di impegno e passioni”.

“Da qui la riforma del docente tutor, che ha la funzione di personalizzare l’istruzione. Da qui una scuola delle opportunità che sappia valorizzare i talenti degli studenti con disabilià. Da qui Agenda Sud per evitare la spaccatura in due del Paese, che non offre ai giovani le stesse opportunità. Da qui la riforma dell’istruzione tecnico-professionale oggi approvata in Cdm, che deve diventare un canale formativo di serie A, con la stessa dignità dei licei. Non esiste un unico modello di intelligenza, ma tante di egual valore”.

“Da qui la necessità di semplificare i rapporti tra genitori e scuola con la piattaforma Attiva, nuovo strumento attivo dall’11 ottobre, favorendo l’orientamento e rendendo semplici le procedure amministrative. Una scuola moderna e democratica deve consentire di trovare lavoro. Se lo studente è al centro nessuna scuola può avere insegnanti non motivati. La professione docente non è giustamente retribuita. Dobbiamo ridare autorevolezza alla figura del docente. Da qui la tutela legale, l’uso appropriato del cellulare a scuola, il voto di condotta e la riforma della sospensione per dare più forza ai docenti, la necessità di chiarire le norme per evitare che le decisioni dei docenti vengano stravolte dai procedimenti giudiziari”.

“La scuola come comunità educante ha bisogno di rispetto, verso i docenti, gli studenti, verso ogni diversità, se sappiamo ricreare una grande alleanza con le famiglie con serenità e fiducia. Cari ragazze e care ragazze, l’augurio di un buon anno scolastico”.

18.35 – Torna sul palco Malika Ayane, che si esibisce con Feeling Better e Una ragazza.

18.41 – L’Istituto professionale “Morvillo Falcone” di Brindisi presenta una sfilata di moda con abiti realizzati a scuola.

18.45 – Inizia il discorso del presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “Ringrazio i ministri, la scuola, gli artisti, gli sportivi e tutti coloro che hanno partecipato. Care ragazze e cari ragazzi, riparte la scuola e con essa il ritmo consueto della società. La scuola scandisce l’anno delle famiglie, delle città. La riapertura delle scuole è un’opportunità, un motivo di speranza, è un percorso verso il nostro futuro”.

“Abbiamo deciso di trovarci qui, nel cuore della Romagna, colpita dall’alluvione dello scorso maggio. L’anno scolastico si apre in queste terre con regolarità nonostante i danni subiti, anche se il terremoto di stanotte ha causato problemi. Questo inizio in Romagna è segnale di tenacia e resistenza, per un messaggio di vicinanza alla gente. Nei giorni successivi all’alluvione tanti volontari, soprattutto ragazze e ragazzi, hanno impugnato scope e secchi. Il loro contributo è stato prezioso. Hanno dimostrato che l’Italia è una comunità e dai problemi si esce insieme”.

“La scuola italiana è ricca della passione dei docenti, dei dirigenti. Come ogni anno ci sono difficoltà tamponate dall’impegno di personale docente e non docente. Non sempre si riesce ad attribuire al sistema scolastico le risorse adeguate. Ma cresce il valore strategico della formazione. La Costituzione, che regola la nostra convivenza, ha disposto che la scuola è aperta a tutti, tutti i cittadini alla nascita sono uguali. Sul diritto universale all’istruzione si fonda la Repubblica. La scuola è di tutti. La scuola è dove i ragazzi fanno i conti con la propria storia, dove si cimentano con la convivenza, dove si appassionano all’arte, alla scienza, dove sperimentano la padronanza di sè. Non c’è futuro individuale senza il sapere. Non c’è società libera e ordinata senza scuola”.

“Molti passi sono stati fatti per i giovani portatori di disabilità grazie allo straordinario lavoro dei docenti di sostegno. Su questo fronte non possiamo fermarci, nè tantomeno tornare indietro. Va considerato che le nostre classi sono frequentate da circa 800mila studenti stranieri. Si tratta di un impegno educativo imponente. Studiano da italiani e costituiscono un grande potenziale per il nostro Paese”.

“Tuttavia la peculiare condizione di migranti di molti di essi fa sì che essi siano esposti a ritardi scolastici. Dobbiamo scongiurare il rischio che i giovani traducano la loro marginalizzazione in rifiuto della loro convivenza. Per questo l’inclusione è valore fondamentale”.

“I riflettori della cronaca recente si sono concentrati su alcuni casi gravissimi: risse, omicidi, stupri. Ci vogliono politiche volte a investire sui giovani e sul futuro, con strategie per ampliare le opportunità. Ancora una volta occorre contrastare l’abbandono scolastico. La scuola è la prima risposta contro il degrado, per creare e diffondere la cultura della legalità e del rispetto”.

“Dobbiamo incoraggiare il lavoro dei docenti entusiasti e volenterosi e aiutarli, evitando che cambino ogni anno per gli studenti, assicurare loro condizioni economiche adeguate e restituire loro il prestigio, spesso messo in discussione da genitori che non si rendono conto del danno che fanno ai propri figli”.

“Il Pnrr è un’occasione storica per l’Italia e riguarda anche il potenziamento della scuola, che è un patrimonio comune dell’intera Italia. Lo spirito che deve guidarci è quello della comunità. La scuola ha bisogno di manutenzione e aggiornamento. Si deve operare per evitare l’affollamento delle classi, che penalizza gli alunni. Va garantita anzitutto la sicurezza degli edifici scolastici e durante i percorsi di Pcto”.

“I genitori e i ragazzi devono vivere la scuola con serenità. Occorre rendere appetibile, anche divertente l’apprendimento. I ragazzi sono a scuola per imparare ma anche per crescere, per diventare protagonisti del loro futuro. La scuola deve essere sempre più accogliente e integrante. Ragazze e ragazzi hanno risorse che gli anziani non avrebbero potuto immaginare, sono allenati a vivere un tempo accelerato e globale. La scuola deve corrare e stare al passo con loro, rafforzando il dialogo con docenti e famiglie. Dobbiamo credere nei giovani, la scuola siete voi, la scuola è il vostro cammino di libertà. Buona strada”.

Redazione

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