Attualità

Tutti a scuola 2024: l’evento con Mattarella, Valditara, Giovanni Allevi e Arisa

Oggi, 16 settembre, alle 16:30, si svolge il tradizionale appuntamento con Tutti a Scuola, la cerimonia di inaugurazione del nuovo anno scolastico. Si tratta della XXIV edizione dell’evento, che quest’anno si svolge presso il Convitto Nazionale “Vittorio Emanuele II” di Cagliari.

Il tema principale dell’evento

L’evento si svolge alla presenza e con l’intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. La conduzione è affidata a Eleonora Daniele, con la partecipazione speciale dell’attore Pierpaolo Spollon.

Il tema di quest’anno di “Tutti a Scuola“, giunta alla XXIV edizione, è l’Intelligenza Artificiale applicata alla Scuola nell’ambito delle innovazioni digitali e dei percorsi formativi. 

Gli ospiti

All’evento, realizzato in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del Merito, parteciperanno artisti del mondo della musica, dello spettacolo, della divulgazione scientifica e della cultura. Ospiti musicali: il Maestro Giovanni Allevi e Arisa. 

Come ospiti sportivi, oltre alla cagliaritana Marta Maggetti (oro olimpico per la Vela), saranno presenti alcune campionesse della pallavolo femminile, oro olimpico a Parigi, come Paola Egonu, Alessia Orro, Myriam Sylla e la capitana Anna Danesi. Parteciperanno alla festa di “Tutti a Scuola” anche gli atleti paralimpici Aberto Amodeo, due volte oro nel nuoto a Parigi 2024, Monica Boggioni, anche lei oro nel nuoto, Martina Caironi oro nei 100 metri e Matteo Parenzan, oro nel tennistavolo.

Sul palco inoltre gli attori Lucrezia Guidone e Vincenzo Ferrera, protagonisti della serie “Mare Fuori” e un’orchestra composta da ragazzi dei Licei Musicali del Veneto, diretta dal Maestro Leonardo De Amicis. 

Il cronoprogramma in diretta – Tutti gli aggiornamenti

16.34 – Ha inizio l’edizione 2024 di “Tutti a scuola” al grido di “Grazie a tutte le maestre italiane”, queste le parole della conduttrice Eleonora Daniele.

16.37 – “Ci si dimentica un po’ del personale scolastico, invece è giusto salutarli, tutti”, ha aggiunto Daniele.

16.38 – Arriva il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ed ha inizio ufficialmente l’evento al suono dell’inno di Mameli.

16.44 – Alcune classi della Direzione Didattica “Aldo Moro” di Terni presentano la canzone “Lo dice pure Kant”.

16.49 – “I maestri vanno mostrati, amati”, ha detto la conduttrice Daniele, invitando la maestra della scuola a salire sul palco.

16.51 – Sale sul palco il giovane attore Pierpaolo Spollon.

16.54 – Inizia il suo racconto, molto ironico, sulla sua esperienza a scuola: “Cari genitori, calma. Un po’ più di calma e dialogo con i figli, non piazziamoli subito davanti agli schermi. I figli non sono pacchi da prendere dal punto A al punto B. Cercate di ricordarvi come lo stato d’animo dei vostri genitori ha influenzato la vostra vita. I miei erano ansiosi e stressati, quando andavo a scuola avevo paura di fallire e deluderli. Ho fallito, sono stato bocciato in terza liceo. Ho deluso i miei genitori. I miei hanno avuto la forza di dirmi: ‘Non preoccuparti, l’importante è che tu impari, nella vita si fallisce’. Per me è stato importantissimo. Invece oggi ai nostri ragazzi arrivano messaggi che dicono loro che la cosa più importante è l’apparenza, è riuscire ad avere tutto e subito, che non c’è tempo per sbagliare, per rinunciare alla perfezione”.

“Per iniziare ai nostri figli che è importante sbagliare dobbiamo essere noi i primi a non caricarli di aspettative. I nostri figli, saranno più le volte in cui falliranno. Non dobbiamo pensare che siano due superereoi infallibili. Vi lascio con le parole di Roger Federer, che a fine carriera ha detto: ‘I migliori al mondo non sono quelli che non sbagliano mai, ma quelli che sanno che perderanno ma hanno imparato ad affrontarlo. Allora ragazzi, il momento di imparare a sbagliare aiutati da famiglie e docenti, è questo. Quindi, bisogna dire: ‘ma quanto è bello avere la vostra età?'”.

16.57 – Sale sul palco la cantante Arisa, che canta “Meraviglioso amore mio”, “La notte” e “Malamorenò“.

17.04 Arisa dice: “Complimenti a chi ha fatto il suo primo giorno di scuola, beati voi. Quando andavo a scuola non ero conscia della fortuna che avevo. Se potessi ritornerei a scuola, quando cresciamo non è facile che qualcuno ci voglia insegnare qualcosa. Le persone che sanno sono luce, sono molto luminose”.

17.06 – Si parla della sperimentazione dell‘intelligenza artificiale a scuola che sta partendo in alcune regioni. A dire la sua il fisico Valerio Rossi Albertini: “Mi compiaccio con il ministro Valditara per aver avviato la sperimentazione dell’IA. Le tecnologie non vanno subìte come abbiamo fatto con Internet, vanno governate. Dobbiamo prendere questa opportunità e sfruttarla. L’IA c’è e progredirà, sta a noi farne buon uso, renderla un’oppurtunità unica per tutta la società”.

17.15 – Il liceo Suore Salesiane di Barletta porta sul palco una coreografia sulle note della celebre serie tv “Mare Fuori”. “Il mare con il suo moto perpetuo è una forza inarrestabile che ci permette di andare avanti e non fermarci mai”, ha detto una studentessa.

17.21 – Salgono sul palco Lucrezia Guidone e Vincenzo Ferrera, attori di “Mare Fuori”.

“Una cosa bella della serie è il messaggio di rieducazione. Abbiamo fatto comprendere ai giovani che esistono carceri come quello della serie, abbiamo fatto sì che i genitori guardassero una serie con i figli”, ha detto Ferrera.

“Abbiamo un rapporto con gli attori giovani che va al di fuori del set, ci confidiamo”, ha detto Guidone.

17.25 – Sale sul palco Edoardo Prati, il giovanissimo influencer culturale. Ecco il suo monologo:

“Gli studenti meritano un discorso pensato. Sono uscito da poco dalle aule scolastiche e mi sono trovato a fare un bilancio. Di vent’anni che ho tredici li ho passati a scuola. Ho pensato di dirvi una cosa tipo ‘siate voi stessi’. Poi mi sono accorto che tutti i discorsi così mi stanno antipatici, vi invitano a essere qualcosa di unitario che io non sono”.

“Quando abbiamo cercato di creare una lingua unitaria nel ‘500 ci siamo resi conto che non esiste alcuna lingua senza una tradizione letteraria. E non esiste un me stesso senza un insieme di tessere. Ecco cosa ho capito della scuola. Io sono stato Lorenzo Balla, un umanista del ‘400, ho copiato i grandi. Poi sono stato Poggio Bracciolini, un altro umanista. Ho cercato al di fuori di ciò che mi veniva proposto. La scuola è il luogo sacro della disubbidienza, soprattutto verso sè stessi. Poi sono stato Lorenzo Il Magnifico, ho rivendicato la novità”.

“Poi sono stato Ariosto, Tasso, ho assecondato la malinconia, il dolore. Sono stato Pascoli e Leopardi. Ho anche mentito a me stesso, e sono stato D’Annunzio. Poi sono stato onesto, sono stato Saba. Poi sono stato Pirandello: la scuola ci permette di essere il contrario di quello che eravamo prima. Mi sono visto indietro e ho visto tutti questi anni costellati di persone in questo laboratorio dell’ascolto. Ho visto i docenti che sono ancora lì in un mondo che sembra non riconoscere la loro importanza. Professori con pregi e difetti che tuttavia rimangono, ai quali spero arrivino le nostre scuse prima o poi. E noi, che ci apprestiamo ad iniziare questo nuovo anno, non siamo solo il futuro del Paese, siamo il presente. Con le nostre battaglie e la polvere non peserà sulle nostre spalle finché saremo Michela Murgia e avremo ben chiaro che il mondo ci deve sapere”.

17.33 – Si esibisce una classe dell‘Istituto Margherita di Navarra di Monreale.

17.39 – Si parla del progetto “Agenda Sud“.

17.42 – Alcuni studenti fanno vedere di aver ricevuto, dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, un diario cartaceo.

17.43 – Salgono sul palco alcuni campioni olimpici e paralimpici, tra cui Paola Egonu. Ecco le sue parole: “Ci siamo concentrate partita su partita. La palla passata con conta più, abbiamo pensato a quello che sarebbe venuto”.

Accanto a lei Alessia Orro, poi Anna Danesi, Miriam Sylla. A prendere parola anche l’allenatore Velasco: “Noi allenatori siamo un po’ insegnanti. Il cuore di un allenatore è fare l’insegnante anche. L’obiettivo principale è fare quello che ci piace. Stare con i giovani è un privilegio straordinario, così come fare quello che ci piace”.

“Trovo sempre che si giudicano i giovani, si criticano, dicendo di essere stati meglio da giovani. Credo che per lavorare con i giovani la prima cosa è credere in loro, è cercare di renderli autorevoli e autonomi”, ha concluso.

Poi altri campioni olimpici: Marta Maggetti, Alberto Amodeo, Monica Boggioni, Martina Caironi, Matteo Parenzan, e Giovanni Malagò, Presidente del Comitato Olimpico Nazionale Italiano e Luca Pancalli, Presidente di Comitato Italiano Paralimpico. “I percorsi di inclusione a scuola per i bimbi disabili, sono fondamentali, ringraziamo i docenti di sostegno per quello che fanno quotidianamente”, queste le parole di sostegno.

17.58 – Si parla della riforma dell’istruzione tecnico-professionale e del modello 4+2.

18.21 – Sale sul palco il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara che augura buon anno scolastico a tutte le studentesse e a tutti gli studenti e parla delle sfide del nuovo anno.

18.39 – Giunge il momento di Giovanni Allevi che saluta il pubblico e suona due pezzi del suo repertorio.

18.57 – Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, come di consueto, conclude l’evento con il suo discorso di augurio.

Redazione

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