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Tutti a scuola, inaugurazione anno scolastico, Valditara: “dobbiamo ridare autorevolezza ai docenti”

Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, è intervenuto all’inaugurazione dell’anno scolastico 2023/24 durante l’evento Tutti a Scuola, in diretta su RaiUno.

Il ministro ha affermato: “Ringrazio tutti i dirigenti scolastici, i docenti, il personale e gli studenti che nei giorni dell’alluvione si sono prodigati per rendere di nuovo agibili le loro scuole. Il primo giorno scuola è sempre un momento importante, è un nuovo inizio, nuove opportunità, nuovi traguardi. C’è sempre l’idea della novità e della conoscenza, di rapporti umani fondamentali che si inaugurano e si rinnovano”.

“Il primo giorno di scuola vede al centro lo studente. La Pira, nel suo discorso nella relazione sui principi, sottolineava la radicale differenza tra l’ordinamento fascista e quello democratico. Nel primo la persona era asservita alle esigenze dello Stato, nel secondo al contrario”.

“La scuola repubblicana, costituzionale, deve mettere sempre al centro la persona di ogni studente, senza discriminazioni, senza altre finalità se non offrire le stesse opportunità formative. La scuola e l’istruzione sono decisivo per lo sviluppo della persona. La scuola è al servizio di ogni studente. L’istruzione deve passare attraverso la comunità educante, un patto tra famiglia e scuola”.

“L’idea di merito non va inteso in una concezione elitaria, ma partecipativa, volta a valorizzare i talenti di ciascuno, per tirare fuori i talenti di ciascuno. Ho visitato tante scuole che hanno trasformato giovani perduti: quelle scuole hanno saputo toccare i tasti giusti. Quei ragazzi sono diventati maturi, responsabili, pieni di impegno e passioni”.

“Da qui la riforma del docente tutor, che ha la funzione di personalizzare l’istruzione. Da qui una scuola delle opportunità che sappia valorizzare i talenti degli studenti con disabilià. Da qui Agenda Sud per evitare la spaccatura in due del Paese, che non offre ai giovani le stesse opportunità. Da qui la riforma dell’istruzione tecnico-professionale oggi approvata in Cdm, che deve diventare un canale formativo di serie A, con la stessa dignità dei licei. Non esiste un unico modello di intelligenza, ma tante di egual valore”.

“Da qui la necessità di semplificare i rapporti tra genitori e scuola con la piattaforma Attiva, nuovo strumento attivo dall’11 ottobre, favorendo l’orientamento e rendendo semplici le procedure amministrative. Una scuola moderna e democratica deve consentire di trovare lavoro. Se lo studente è al centro nessuna scuola può avere senza insegnanti motivati. La professione docente non è giustamente retribuita. Dobbiamo ridare autorevolezza alla figura del docente. Da qui la tutela legale, l’uso appropriato del cellulare a scuola, il voto di condotta e la riforma della sospensione per dare più forza ai docenti, la necessità di chiarire le norme per evitare che le decisioni dei docenti vengano stravolte dai procedimenti giudiziari”.

“La scuola come comunità educante ha bisogno di rispetto, verso i docenti, gli studenti, verso ogni diversità, se sappiamo ricreare una grande alleanza con le famiglie con serenità e fiducia. Cari ragazze e care ragazze, l’augurio di un buon anno scolastico”.

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Redazione

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