Novità anche per gli esami della ex terza media presenti nello schema di Decreto ex lege 107 che dovrebbe arriverà venerdì mattina in Consiglio dei ministri.
Gli alunni della scuola secondaria di I grado, infatti, sono ammessi all’esame conclusivo del I ciclo anche in caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento, ma non dovranno saltare le prove Invalsi pena la non ammissione all’esame di Stato.
Le prove, finalizzate a sostenere il processo di autovalutazione delle scuole e a fornire strumenti utili al miglioramento della scuola, si svolgeranno entro il mese di aprile o in una sessione successiva e la partecipazione costituisce requisito imprescindibile per l’ammissione all’Esame. Da qui discende pure che i prof sono obbligati a partecipare all’organizzazione, svolgimento e correzione delle prove: lo schema di decreto, infatti, sentenzia che «le azioni relative allo svolgimento delle rilevazioni nazionali costituiscono per le istituzioni scolastiche attività ordinaria d’istituto».
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Intanto l’esame di Stato del I ciclo, pubblica pure Il Sole 24 Ore, ha ridotto le quattro prove scritte previste (italiano, matematica, inglese e seconda lingua straniera ) a tre: prova scritta di Italiano o della lingua nella quale si svolge l’insegnamento, prova scritta relativa alle competenze logico- matematiche, prova scritta relativa alle competenze acquisite, articolata in una sezione per ciascuna delle lingue straniere studiate.
Rimane confermato il colloquio per valutare le conoscenze descritte nelle Indicazioni nazionali per quanto riguarda il profilo finale dello studente, ma anche l’acquisizione delle competenze di cittadinanza, di argomentazione, di risoluzione di problemi e di pensiero critico e riflessivo. La valutazione finale scaturirà dalla media tra il voto di ammissione e la media dei voti delle prove e del colloquio. L’Esame si intende superato con una votazione complessiva di almeno sei decimi.
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