Gentile deputato/senatore,
Le scrivo a nome di migliaia di insegnanti inseriti nelle Graduatorie ad Esaurimento, che non solo non verranno inclusi nel piano delle assunzioni, come afferma il Ddl quando traccia i contorni di una “fase residuale” in cui si dice: “In caso di indisponibilità di posti per gli albi territoriali indicati, non si procede all’assunzione” (Capo III, articolo 8, punto 5), ma si vedranno definitivamente cancellati dalle GAE come scritto al Capo III, articolo 8, punto 10: “A decorrere dal 1° settembre, le graduatorie di cui al comma 2, nonché quelle del personale educativo, perdono efficacia ai fini dell’assunzione, con contratti di qualsiasi tipo e durata“.
Siamo docenti che hanno già superato un concorso o si sono abilitati attraverso corsi di specializzazione aventi valore concorsuale: prevedere la soppressione delle suddette Graduatorie, qualora ci fossero ivi inseriti ancora aspiranti docenti non assunti in ruolo, è una palese violazione dei diritti acquisiti da decine di migliaia di persone che hanno seguito scrupolosamente un percorso approvato dalle leggi dello Stato Italiano!
Se voi doveste legiferare violando tali principi di diritto ecco quali saranno i risultati:
1) saranno calpestati giuridicamente i diritti acquisiti di migliaia di persone nonché il principio costituzionale di eguaglianza previsto dall’art. 3 della Costituzione Italiana e cioè che a parità di condizioni deve corrispondere un trattamento eguale. Chi, inserito nelle GaE, rimanesse escluso dalle assunzioni, con la conseguente soppressione delle stesse, e si vedesse negato il diritto all’immissione in ruolo subirebbe una discriminazione palese. L’unica possibile chiusura della GaE è dopo aver immesso in ruolo tutti i docenti ivi inseriti.
2) Verrebbe violato il principio del legittimo affidamento, quale corollario della certezza del diritto, riconosciuto sia a livello europeo (sin dal 1978) sia a livello nazionale.
3) Si aprirebbe un inevitabile e massiccio contenzioso giudiziario tra lo Stato e decine di migliaia di docenti inseriti in GaE ed ingiustamente esclusi dal piano di assunzioni, compresi i docenti che in GaE son iscritti con riserva.
4) La proposta di mettere a concorso i docenti delle GAE che non verranno assunti sarà considerata irricevibile, sia perché se non ci son posti non ci sono nemmeno se messi a concorso, sia perché i docenti delle GAE un concorso lo hanno già superato. Cosi com’è irricevibile la proposta di un anno ponte.
5) Si perderà definitivamente quel minimo di fiducia e di credibilità nello Stato e nei suoi rappresentanti.
Oltre a tutto questo chiediamo che sia ridiscusso l’articolo 7 del Capo III, indicante la chiamata diretta dei dirigenti scolastici, che porterebbe l’unica parte della nostra società ancora immune, la scuola, verso pericolosi rapporti clientelari.
Dalle vostre decisioni dipende il futuro di migliaia di docenti.
Ringraziando dell’attenzione, porgo cordiali saluti.
Luigi Mazza – Coordinatore nazionale movimento GAE IN RUOLO – NON UNO DI MENO