Categorie: Precari

Tutti i neo-abilitati nelle GaE? L’on. Russo (Pd) “interroga” il Ministro

Che fine ha fatto il compromesso raggiunto in Senato per garantire l’introduzione degli abilitati all’insegnamento nell’ultimo triennio all’interno delle graduatorie ad esaurimento, seppure in una quarta fascia aggiuntiva? A chiederlo al ministro Profumo, attraverso un’interrogazione, è stato il 3 aprile l’on. Tonino Russo (Pd), componente della commissione cultura alla Camera, tra i promotori, alla Camera, dell’emendamento che sembrava aprire del tutto le porte delle GaE agli ultimi abilitati.
Russo ha chiesto di sapere “a quale punto è la definizione del decreto per regolamentare l’inserimento in fascia aggiuntiva nelle graduatorie ad esaurimento, entro l’anno 2012-2013, dei docenti che hanno conseguito l’abilitazione essendo stati iscritti ai corsi universitari abilitanti negli anni accademici 2008-2009, 2009-2010 e 2010-2011, presso le Facoltà di Scienze della Formazione, le Università, le Accademie a i Conservatori”.
Il deputato del Pd coglie anche l’occasione per ricordare al Ministro quali effetti ha avuto l’impegno assunto dai parlamentari sullo “scioglimento della riserva degli abilitati all’insegnamento del semestre aggiuntivo del IX corso Siss nonché degli insegnanti che, pur abilitati, non hanno rinnovato domanda di inserimento all’atto dell’aggiornamento”. Per Russo “è bene che il Governo cominci a mettere in campo tutte le iniziative necessarie per chiudere questa partita”.
Sulla questione c’è poi sempre l’impegno del Ministro, a seguito dell’ordine del giorno accolto il 23 febbraio dalla Camera, presentato dallo stesso Russo assieme all’on. Pierfelice Zazzera (Idv), di sanare tutto in corrispondenza del rinnovo delle GaE, quindi nell’a.s. 2014-15.
L’esito della travagliata norma non sembra aver accontentato i diretti interessati. Gli abilitati dal 2009 perché speravano in un inserimento a pettine immediato. E anche gli abilitandi perché chiedevano l’immissione diretta, seppure con riserva. A rappresentare il loro stato d’animo è stata l’Anief, che annuncia ricorsi: l’associazione sindacale di Pacifico “pur ritenendosi soddisfatta per la riapertura delle graduatorie, senza condividere affatto la soluzione dell’inserimento in una fascia aggiuntiva incostituzionale, si riserva dopo la pubblicazione del suddetto decreto di fornire indicazioni a tutti i docenti che avevano ricorso o attendevano le istruzioni operative per ricorrere avverso l’esclusione dall’inserimento nelle graduatorie (ex 7.1-7.3bis et alii)”. Per il sindacato autonomo spiega anche che “che nei nuovi ricorsi al giudice del lavoro a differenza del contenzioso amministrativo, non è possibile in corso d’opera introdurre motivi aggiunti di impugnazione”.
L’auspicio dell’Anief è “che, nell’emanazione del decreto secondo l’impegno assunto dal Governo in Parlamento, si tenga conto del necessario inserimento di chiunque è oggi in possesso di un’abilitazione, sia in Italia che all’estero, per evitare una nuova stagione di ricorsi, cosi come fu previsto nel 2009 per alcune categorie”. Insomma, la guerra legale tra Miur e un numero crescente di precari, che ha contraddistinto gli ultimi anni, non sembra destinata verso una tregua.
Alessandro Giuliani

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