Tuttavia il regolamento dell’istituto prevede che “gli uomini indossino pantaloni” per cui i funzionari del collegio hanno punito e multato la giovane che, perplessa e mortificata, ha accettato di cambiarsi d’abito.
Ma i compagni di scuola di Maria non l’hanno pensata allo stesso modo e scossi dall’oltraggio all’espressione della sessualità di ciascuno, hanno deciso di esprimerle la loro solidarietà presentandosi tutti, donne e uomini, in gonnellino. La foto che li ritrae sorridenti mentre accennano un passo di can can ha fatto il giro del web, divenendo in breve tempo simbolo di libertà di espressione e di accettazione della diversità di gender.
Tante le persone in tutto il mondo che hanno mostrato il loro sostegno ai ragazzi con l’hashtag #VouDeSaia, che significa “Io vado in una gonna” o “indossa una gonna”.
Da parte loro, i funzionari della scuola dicono di essere assolutamente contro ogni forma di “intolleranza e discriminazione”, comunicando di essere aperti e disposti al cambiamento “della loro politica dell’uniforme scolastica”. “L’orientamento sessuale non è importante per noi, tutti i nostri studenti sono uguali” ha fatto sapere il preside della scuola. “Tuttavia, l’uniforme è una discriminante dell’abbigliamento maschile e femminile, ma studieremo un nuovo manuale di convivenza”.
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