Recentemente nel web ci sono stati episodi di disinformazione sul tema sicurezza nelle scuole. Questo accade perché tutti si stanno cimentando nel dire la propria idea su come ridurre i rischi biologici dal contagio per Covid 19. Tutti hanno soluzioni più o meno creative, ma nessuno focalizza l’attenzione sul fatto che possano essere pochi i professionisti autorizzati ad esprimersi in merito, proprio in virtù del loro curriculum professionale. Detto questo vediamo chi opera all’interno delle scuole per renderle sicure.
Il responsabile del servizio di prevenzione e protezione (o RSPP) è una figura disciplinata nell’ordinamento giuridico italiano dal D.Lgs. 81/2008. Tale figura fu introdotta in Italia per la prima volta dal D.Lgs. n. 626 del 19 settembre 1994 emanato in recepimento di diverse direttive europee riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori durante il lavoro. Il responsabile del servizio di prevenzione e protezione è il soggetto (che può essere interno ad una scuola, un professionista esterno o in alcuni casi il datore di lavoro stesso (Dirigente scolastico), nominato dal datore di lavoro ed in possesso di capacità e requisiti adeguati alla natura dei rischi presenti sul luogo di lavoro e relativi alle attività lavorative, che svolge i compiti di cui all’art. 33 del d.lgs. 81/08 e coordina il servizio di prevenzione e protezione (SPP), ovvero “l’insieme delle persone, sistemi e mezzi esterni o interni all’azienda finalizzati all’attività di prevenzione e protezione dai rischi professionali per i lavoratori” (art. 2 comma 1 lettera l del d.lgs. 81/2008 e successive modifiche ed integrazioni).
Prima di tutto bisogna compiere una distinzione tra RSPP Datore di Lavoro e RSPP professionista. Nel primo caso, diventare RSPP datore di lavoro è piuttosto semplice, infatti basterà frequentare un corso di formazione di contenuti specifici per la propria azienda. Nel secondo caso per diventare RSPP professionista il percorso formativo da seguire è ben più articolato. Infatti, nel caso in cui si è in possesso esclusivamente del diploma di scuola secondaria di secondo grado la normativa richiede la frequenza di un corso di formazione molto più articolato contenente 3 moduli: Modulo A (28 ore), Modulo B comune a tutti i settori (48 ore), Modulo B di specializzazione (12 o 16 ore a seconda del settore di riferimento) e Modulo C (24 ore). Diversamente, per chi fosse in possesso di una laurea specifica nel settore, la normativa prevede l’esenzione dai moduli A e B con possibilità di essere abilitati all’esercizio della professione e diventare RSPP con la sola frequenza del modulo C per Responsabili del Servizio di Prevenzione e Protezione.
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