Ormai è vero. Abbiamo costruito una scuola banale o meglio la scuola dell’ovvio e dello scontato.
Se le scuole medie sono diventate delle buone scuole elementari, le scuole superiori sono delle scuole medie di grado un tantino “superiore”, mentre le università stanno diventando dei buoni licei con programmi degli esami ridotti all’osso, dispensine e quant’altro serve per non far affaticare lo studente.
Ma esistono ancora oggi le parole come sacrificio, impegno, studio, volontà, voglia di fare. Crediamo proprio di no.
Siamo ormai alla frutta, ossia sulla strada della banalizzazione della conoscenza, dove lo studente non deve minimamente sforzarsi più di tanto, tanto ormai un “pezzo di carta” non si nega più a nessuno.
Basta “impapocchiare” qualcosa, dare l’impressione che si è studiato e la promozione non diciamo che è assicurata o del tutto scontata, ma quasi.
Dobbiamo renderci conto che di questo passo, senza più un rigore metodologico e una serietà nello studio serio, nell’impegno e nello spirito di volontà la situazione sarà irreparabile.
Mario Bocola
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