Categorie: Attualità

Tutto come previsto: la bidella sciopera e la scuola chiude

In alcune scuole la disponibilità del personale Ata è davvero ridotta all’osso: ne sa qualcosa il dirigente dell’istituto comprensivo di Castiglione Chiavarese, nel genovese.

L’allarme lanciato nei giorni scorsi dal sindaco sulla possibilità che l’istituto, con circa 150 alunni tra infanzia e primaria, chiudesse per la mancanza di collaboratori scolastici non è servito a molto: come paventato dal primo cittadino, lunedì 15 febbraio la scuola ha dovuto lasciare a casa docenti e alunni.

Dei tre collaboratori scolastici in servizio – presso un plesso dell’istituto comprensivo De Andrè, sito preso Castiglione Chiavarese, piccolo comune della val Petronio, dove sono attivate delle classi di scuola dell’infanzia e primaria -, due risultano assenti giustificate e la terza ha aderito allo sciopero proclamato dal Saese. Sovvertendo anche quanto da noi preannunciato, ovvero che alla fine il ds avrebbe spostato un bidello di un altro plesso in quello rimasto scoperto.

Solo che il sindaco non ci sta. E, come promesso, si è messo già al lavoro per preparare una denuncia per interruzione di pubblico servizio contro la direzione accusata di non avere trovato un sostituito.

 

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Nella stessa giornata, la Giunta comunale e i legali si sono riuniti per valutare la situazione. Al termine, il sindaco, Giovanni Collorado, ha tenuto a dire che “lo sciopero è un diritto, anche se pretestuoso e annunciato con poco preavviso, tuttavia noi avevamo da tempo segnalato alla direzione scolastica la difficile situazione del personale. Spendiamo ogni anno 150.000 euro per la scuola, fiore all’occhiello della Val Petronio, è una vergogna aver bloccato un servizio così importante. Oggi è accaduto per lo sciopero della bidella e domani potrebbe accadere per un qualsiasi malanno”.

Non crediamo che in caso di malanno, però, la scuola potrebbe chiudere: il Miur ha infatti dato facoltà ai capi d’Istituto di nominare i collaboratori scolastici per brevi periodi, anche derogando all’articolo 332 della Legge di Stabilità di fine 2014, la n. 190. Una deroga da adottare in casi eccezionali, tra cui però non figura lo sciopero.

 

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Alessandro Giuliani

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