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Uaar attacca:”In Emilia Romagna iniziativa contro laicità scuola pubblica”

La responsabile delle iniziative legali dell’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti (Uaar), Adele Orioli commenta la notizia, diffusa dal Resto del Carlino, che il sindaco di Coriano, Domenica Spinelli, ha deciso di inviare a tutte le famiglie un questionario relativo alle benedizioni scolastiche (e alla presenza del crocifisso nelle aule).

“Ancora non si è asciugato l’inchiostro con cui i giudici del Tar dell’Emilia Romagna hanno vergato la sentenza che ha stabilito che non c’è posto per i riti religiosi nella scuola pubblica, che a Coriano, provincia di Rimini, la sindaca ha annunciato una nuova iniziativa a detrimento della laicità della scuola pubblica”, afferma Orioli.

Una consultazione a tappeto che vedrà coinvolti i genitori di circa 200 bambini: una volta pervenute le risposte la sindaca le inoltrerà ai dirigenti scolastici, chiedendo loro di adeguarsi al risultato, anche qualora questo fosse in violazione della legge.

“Lo sconcerto è grande – prosegue Orioli – tanto più dopo la sentenza con cui proprio il Tribunale regionale dell’Emilia Romagna, territorio in cui si trova anche il Comune di Coriano, ha annullato la delibera con cui il consiglio dell’Istituto Comprensivo 20 di Bologna aveva autorizzato, in orario extrascolastico, le benedizioni pasquali. Un ricorso tra l’altro sostenuto dall’Uaar e presentato da una ventina di insegnanti e genitori e dal Comitato Bolognese Scuola e Costituzione. Il punto è che alle messe, alle benedizioni, alle preghiere, insomma al rito religioso in quanto tale, manca la necessaria ‘universalità’, non solo perché concerne la dimensione individuale ma anche perché riguarda solo una percentuale della collettività. Alta o bassa che sia, è comunque una percentuale, mentre la scuola pubblica è, e deve essere, di tutti”.
“Presentato come desiderio di seguire la volontà popolare, prosegue la responsabile Uaar, la sindaca sta in realtà compiendo un atto che eccede il suo potere e sprecando soldi pubblici”.

“L’Uaar dal canto suo, conclude Orioli, non abbasserà la guardia. Questa d’altronde è da anni una delle nostre battaglie”.

 
Redazione

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