Personale

Uaar: attività alternative alla Rc, una vittoria che la ministra oscura

Attraverso un comunicato stampa il segretario dell’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti (Uaar), oltre a esprime soddisfazione per il buon esito del ricorso al Tar che ha posto fine alla mancanza di ore alternative per chi non si avvale della Religione cattolica, denuncia però che la ministra ha spostato la scelta non a gennaio ma a giugno. 

Scrive infatti: «Il 4 gennaio partono le iscrizioni e finalmente le scuole avranno il tempo per garantire insegnante e valido programma didattico a chi ha scelto l’ora alternativa al posto dell’Insegnamento della religione cattolica (Irc). Grazie alla battaglia condotta dalla nostra associazione in ottobre il Tar del Lazio ha infatti dichiarato contraria al buon andamento della pubblica amministrazione quella discrepanza temporale tra la scelta di non avvalersi della religione cattolica (da effettuarsi al momento dell’iscrizione) e la scelta delle attività alternative (da effettuarsi all’inizio dell’anno scolastico), discrepanza che ha sempre avuto come effetto inevitabili ritardi nell’avvio delle attività alternative».

Soddisfazione per quanto stabilito dal Tar che ha posto fine a una discriminazione denunciata anche dal comitato Onu che vigila sul rispetto della Convenzione sui diritti dell’infanzia, ma velata dalla ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina che “nel dare seguito a quanto stabilito dal Tar ha combinato un pasticcio. La scelta delle alternative all’Irc è stata infatti separata dalla procedura per le iscrizioni online (che si conclude nel mese di gennaio), per essere spostata nel mese di giugno! Una decisione incomprensibile che incrementa burocrazia, tempi morti e inutili ostacoli e che penalizza sia i genitori alle prese con le iscrizioni sia il sistema scolastico”.

«Ci aspettavamo da parte della ministra un provvedimento nell’interesse delle famiglie e della scuola e a tal fine ci eravamo rivolti direttamente a lei già in novembre, constatiamo invece che Azzolina si è mossa nell’interesse dei vescovi aggravando il lavoro delle scuole già duramente provate, semplificando la vita a chi sceglie l’insegnamento “conforme alla dottrina della Chiesa” e condannando le famiglie che chiedono una scuola laica a una doppia fase di iscrizione e a mesi di inutile attesa. Confidiamo che il ministero torni sui suoi passi e garantisca pienamente i diritti di tutti, anche dei non avvalentesi».

Pasquale Almirante

Articoli recenti

Maturità 2025, che fine ha fatto la circolare per presentare le domande? Le scuole intanto stanno dando indicazioni, confermando la prima scadenza del 30 novembre

"Nelle more dell’emissione della nota M.I.M. sui termini, modalità e presentazione delle domande, da parte…

22/11/2024

Donne vittime di violenza, ministero dell’Istruzione illuminato di rosso. Valditara: la scuola sarà al vostro fianco

Nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, una settantina di studenti di tre…

22/11/2024

Christian Raimo sospeso dal servizio per tre mesi: mi spiace, non volevo insultare Valditara ma difendere la scuola pubblica dalla politica distruttiva – VIDEO

L’insegnante e scrittore Christian Raimo ripercorre con ‘La Tecnica della Scuola’ i motivi che hanno…

22/11/2024

Una tiktoker: “Sono bella, non ho bisogno di studiare”. Castellana (Gilda): “Questi sono i messaggi che arrivano ai ragazzi?”

La rivista online La Scuola Oggi ha organizzato un dibattito pubblico sul tema “Aggressioni in…

22/11/2024

Promuovere la sicurezza nelle scuole: al via la seconda edizione del concorso nazionale per gli studenti

In occasione della Giornata della Sicurezza nelle Scuole, il Ministero dell’Istruzione e del Merito d’intesa…

22/11/2024

Benessere emotivo e relazionale degli studenti, arriva il docente facilitatore nelle scuole di Trento tra due anni

Nelle scuole della provincia autonoma di Trento sta per arrivare una grande novità: come annunciato…

22/11/2024