Generale

Uaar, l’Italia al 159° posto nel rapporto sulla “Libertà di pensiero” nel mondo

È stato presentato a Roma, alla Sala stampa della Camera dei Deputati, il Rapporto sulla libertà di pensiero nel mondo 2018, promosso dall’International Humanist and Ethical Union (Iheu), di cui l’Unione degli Atei e degli Agnostici razionalisti fa parte.

L’edizione di quest’anno è la prima -da quando, nel 2012, l’Iheu ha iniziato a pubblicare il Rapporto- a contenere una classifica completa di tutti i Paesi del mondo in base al livello di discriminazione nei confronti di atei, umanisti e non religiosi.

Gli Stati peggiori

I dieci stati peggiori in cui vivere per un ateo sono, in ordine: Arabia Saudita, Iran, Afghanistan, Maldive, Pakistan, Emirati Arabi Uniti, Mauritania, Malesia, Sudan, Brunei. I dieci migliori: Belgio, Olanda, Taiwan, Nauru, Francia, Giappone, São Tomé e Príncipe, Norvegia, Usa, Saint Kitts e Nevis.

L’Italia si piazza al 159° posto, subito dopo lo Zimbabwe e prima dello Sri Lanka.

“A farci guadagnare questa invidiabile posizione – hanno sottolineato dalla Uaar- sono diverse criticità: dall’insegnamento della religione cattolica nelle scuole pubbliche al sistema dell’8 per mille. Dal finanziamento pubblico alle scuole cattoliche alla presenza della Chiesa cattolica nel palinsesto televisivo. L’Italia, inoltre, è tra i paesi che puniscono la blasfemia (articolo 724 codice penale) e tutela il sacro in maniera particolare, attraverso le fattispecie di vilipendio, tra cui l’ultima (aggiunta nel 2006) è una fattispecie speciale di danneggiamento, che prevede fino a due anni di carcere”.

La blasfemia e l’apostasia

Nel mondo sono 71 i Paesi in cui ci sono restrizioni legali all’espressione della propria blasfemia: in 18 è prevista una multa, in 46 la prigione, in 7 la condanna a morte (Afghanistan, Iran, Mauritania, Nigeria, Pakistan, Arabia Saudita e Somalia). 18 sono invece gli stati che criminalizzano l’apostasia: in 6 è punibile con la prigione (Bahrein, Brunei, Comore, Gambia, Kuwait, Oman) e in 12 con la pena di morte (Afghanistan, Iran, Malaysia, Maldive, Mauritania, Nigeria, Qatar, Arabia Saudita, Somalia, Sudan, Emirati Arabi Uniti, Yemen). La maggior parte di questi 12 Paesi spesso considera la blasfemia come prova di apostasia.

Uno dei punti in comune tra i paesi che meno garantiscono la libertà di coscienza “è il fatto che hanno codici legali in cui è profondamente radicata una visione conservatrice dell’Islam. Questo non significa però che nazioni con una popolazione a maggioranza musulmana siano sempre e comunque tra le peggiori: ci sono Stati come il Burkina Faso e il Senegal che si piazzano infatti relativamente bene nella classifica (rispettivamente al 19.mo e al 55.mo posto)”.

Atei, agnostici e razionalisti

Il Rapporto 2018 -presentato in Italia dall’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti in collaborazione con l’Iheu- mostra come i diritti umani tendano a sostenersi a vicenda: dove atei e agnostici sono perseguitati, di solito lo sono anche le minoranze religiose.

“Siamo molto contenti di aver presentato il Rapporto in questa cornice -ha commentato Adele Orioli, responsabile iniziative legali dell’Uaar- perché è manifestazione di un interesse da parte delle nostre istituzioni”.

Un interesse “quanto mai necessario e che speriamo si traduca in atti concreti -ha quindi concluso- perché se è vero che i problemi più gravi si riscontrano in Afghanistan, Iran e via dicendo, è anche vero che il nostro 159.mo posto dovrebbe indurre le istituzioni a muoversi con urgenza per colmare il gap che ci separa dai Paesi ai primi posti della classifica”.

Pasquale Almirante

Articoli recenti

Giusto Catania “promosso” in un liceo top di Palermo, poi l’Usr ci ripensa: “pago il mio essere di sinistra, questo è il Merito?”

“Nel Paese di Giorgia Meloni bisogna sempre premiare il merito, soprattutto nella scuola, a meno…

17/07/2024

Graduatorie Terza Fascia Ata, al via la valutazione delle domande: le segreterie segnalano disfunzioni

Al via la valutazione e validazione delle domande presentate per le graduatorie di istituto e…

16/07/2024

“Strane” abitudini alla scuola dell’infanzia

I bambini sono seduti comodamente sulle loro sedie, disposte in un ampio cerchio: due bambinetengono…

16/07/2024

Prof colpita dai pallini: il giudice dice che non c’è reato ma ci possono essere anche altri profili di responsabilità

Gli sviluppi della vicenda dalla docente di Rovigo che nel 2022 era stata oggetto di…

16/07/2024

Specializzazione sostegno Indire, bastano 30 Cfu e 3 anni di supplenze o corso all’estero: Manzi (Pd): scorciatoia che crea disparità tra i precari

Sono diverse le novità contenute nel decreto 71, meglio conosciuto come ‘decreto Scuola', ormai ad…

16/07/2024

Prove Invalsi 2024, un estratto dell’ultimo rapporto evidenzia i miglioramenti emersi quest’anno

L'11 luglio scorso è stato presentato il Rapporto relativo alle prove Invalsi svolte nel 2024.…

16/07/2024