Home Attualità Ubriaca a scuola e poi bullizzata: vittima e bulli bocciati a Pistoia

Ubriaca a scuola e poi bullizzata: vittima e bulli bocciati a Pistoia

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Tutti bocciati a Pistoia dopo l’atto di bullismo che, il 28 marzo scorso, aveva avuto come protagonisti alcuni studenti quindicenni del Liceo artistico “Policarpo Petrocchi” di Pistoia.

Bocciata la ragazzina che aveva organizzato il festino alcolico durante l’assemblea di istituto, bocciati anche i tre compagni di classe che poi l’avevano umiliata pubblicamente, legandola con del nastro adesivo e disegnandole un fallo sul volto.

Così come segnala Il Tirreno, il consiglio di classe, in sede di scrutinio, ha deciso di bocciare “bulli” e “vittima”, che a suo tempo furono puniti dal consiglio d’istituto con la sanzione disciplinare della sospensione fino al termine dell’anno scolastico. Non solo: il fatto che la bocciatura sia arrivata anche per l’insufficienza in condotta e non solo per i voti non consentirà neppure un eventuale ricorso al Tar.
Anche altri quattro studenti erano stati “puniti”, con l’accusa di aver assistito senza muovere un dito a ciò che stava avvenendo alla loro compagna fuori dal centro espositivo di Pistoia dove si stava svolgendo l’assemblea.

La vicenda di fine marzo

Un epilogo tutto sommato previsto per ciò che era accaduto quella mattina di fine marzo.

Il 28 marzo la ragazza si era sentita male dopo aver bevuto per tutta la mattina whisky e birra. Con l’aiuto di alcuni compagni — probabilmente gli stessi che poi l’hanno umiliata — aveva nascosto l’alcol nello zaino prima di entrare nell’edificio, nei pressi della stazione ferroviaria della città, dove si svolgeva l’assemblea.

Il tema della lotta al bullismo era tra quelli all’ordine del giorno della discussione dell’assemblea. Secondo la ricostruzione compiuta dai poliziotti, verso mezzogiorno alcuni compagni dalla quindicenne hanno cominciato a legarla con scotch di carta e a insultarla approfittando della sua incapacità di reagire.

Dopo averla portata in giardino, l’hanno fatta rotolare nell’erba e le hanno disegnato scritte ingiuriose sul volto con un pennarello, riprendendo l’intera scena che è finita immediatamente su Instagram Stories.