Al posto della cultura, dell’arte, dell’educazione al bello un corso antimine nelle scuole ucraine. Ma tolto dal curriculum, non già un argomento qualunque, una lettura di non grande spessore culturale ma “Guerra e pace” di Lev Tolstoj e per il grave torto che l’autore ha di essere russo.
La censura, come tutte le censure, si porta appresso una sorta di rozzezza che falcia ciò che non le aggrada e allora cade inesorabilmente perfino un capolavoro della letteratura mondiale come il romanzo dello scrittore russo che ha informato della sua opera una intera epoca.
Sparisce dunque dalle scuole frequentate dagli alunni non sfollati all’estero Tolstoj e al suo posto viene implementato un rapido corso antimine, bollando contestualmente come “libro filo-russo” un capolavoro della letteratura universale.
“Aspetti pratici della difesa della patria, esclusione di testi che celebrano l’esercito russo e nuove prospettive sull’insegnamento della storia: questi i punti centrali del lavoro messo a punto da gruppi di specialisti e che dovrà essere presentato entro il 15 giugno- riporta Il Messaggero. Fra le priorità, c’è il “rafforzamento dell’orientamento pratico nell’insegnamento della difesa della patria, per far fronte alle emergenze create dall’invasione russa. Tutto ciò che canta le gesta delle truppe degli orchi scomparirà dai programmi di letteratura straniera”.
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