Il ministero dell’Istruzione sarebbe già in moto sull’accoglienza dei minori ucraini. “Nei prossimi giorni in arrivo nelle nostre scuole bambine e bambini in fuga dall’Ucraina che si sono trovati nella condizione disumana di dovere lasciare le proprie case, la scuola, gli amici. Qui dovranno trovare una situazione in cui potere esercitare il diritto all’Istruzione. Le scuole siano accoglienti e portatrici di solidarietà e di pace”. Lo ha dichiarato il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi nell’iniziativa di pace (diretta streaming) organizzata dalla Tecnica della Scuola e rivolta alle classi di ogni ordine e grado.
“La pace non è una condizione data, è una conquista – ha affermato il ministro -. In questi giorni dobbiamo fare un grande esercizio collettivo di educazione civica riflettendo sulla Costituzione, sulla pace, sulla guerra. In questa situazione gravissima abbiamo ritrovato l’Europa che non può essere solo una unione di tipo economico ma luogo di ritrovo dei valori fondanti”.
Anche il sottosegretario Rossano Sasso ribadisce gli intenti del ministero dell’Istruzione: “Di fronte all’immane tragedia della guerra, delle vittime civili e dei profughi, ognuno è chiamato a fare la sua parte e il mondo della scuola non rimarrà certamente a guardare. I minori in arrivo dall’Ucraina hanno il diritto ad essere accolti e, nei limiti di una situazione per loro drammatica, a condurre nel nostro Paese un’esistenza il più possibile normale e serena. Fondamentale, in questo senso, assicurare loro il diritto allo studio, la frequenza scolastica e la piena partecipazione alla vita della comunità. Siamo già al lavoro su questo”.
E chiarisce: “Il ministero dell’Istruzione, in collaborazione con gli Uffici scolastici regionali, aprirà un canale di comunicazione diretta con i Comuni che stanno accogliendo le prime famiglie provenienti dalle zone del conflitto“.
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