Il nostro Paese, insieme ai partner europei, è impegnato ad assicurare accoglienza umanitaria a coloro che fuggono dai territori coinvolti dalla guerra in atto in Ucraina.
Sono molti, in rapidissima crescita, i minori in età scolare costretti a “sospendere” la consueta vita quotidiana e a lasciare la terra d’origine, per fuggire ed iniziare un incerto viaggio. Tra le molteplici esigenze cui far fronte, è prioritario assicurare loro il proseguimento del percorso educativo e formativo, anche perché possano ritrovare condizioni minime di “normalità” quotidiana.
Con queste frasi apre la nota che oggi, 4 marzo 2022, il Ministero dell’Istruzione ha inviato alle scuole per fornire indicazioni in merito all’accoglienza scolastica degli studenti ucraini esuli.
“La scuola italiana è pronta ad accogliere bambini e ragazzi ucraini – ha dichiarato il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi -. Come Ministero stiamo predisponendo indicazioni e risorse per sostenere le comunità scolastiche in questo impegno. La pace, sulla quale tutte le nostre studentesse e i nostri studenti stanno riflettendo in questi giorni, si costruisce con la solidarietà e l’inclusione. Stiamo lavorando per far sì che ogni bambino e ragazzo in fuga dalla guerra possa essere accolto con il sostegno necessario e proseguire il proprio percorso educativo e formativo”.
Nella nota il MI richiama due esigenze principali: la necessità di supporto psicologico e di supporto linguistico.
In merito al primo aspetto, il Ministero evidenzia come la gravità e la repentinità degli eventi occorsi possano aver determinato, soprattutto sui più piccoli, ricadute traumatiche che necessitano di adeguato supporto psicologico. A tal fine, le scuole potranno impiegare i fondi destinati dall’art. 1, comma 697, della legge 30 dicembre 2021, n. 234 (Legge di Bilancio 2022), per fornire assistenza psicologica anche agli studenti e alle famiglie ucraini il cui disagio connesso all’emergenza epidemiologica è stato pesantemente aggravato dagli eventi bellici patiti. E’ in corso di perfezionamento il provvedimento di assegnazione alle istituzioni scolastiche statali delle risorse in questione.
La barriera linguistica costituisce il primo ostacolo all’azione educativa che la scuola è chiamata a svolgere, in particolare nella fase di accoglienza, supporto e socializzazione. È pertanto necessario che il personale scolastico possa essere affiancato da mediatori linguistici e culturali che favoriscano l’interazione e la comunicazione interpersonale. A questi fini si rende necessario l’intervento degli Uffici scolastici regionali che, attraverso i propri uffici di ambito territoriale, coordineranno le azioni delle scuole con quelle degli EE.LL., competenti in materia, per l’attivazione dei propri mediatori linguistici e culturali.
Quale primo sostegno alle istituzioni scolastiche nel delicato compito di accoglienza e integrazione, il Ministero ha reperito in via d’urgenza un primo stanziamento pari ad euro 1.000.000 da destinare alle istituzioni scolastiche coinvolte significativamente nelle predette attività di accoglienza.
Con successiva nota verranno fornite indicazioni ulteriori sulle modalità amministrativo–contabili del finanziamento in questione.
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