Ucraina, una Ds: in 24 ore l’accoglienza di 2 bambini. La mamma come mediatrice – VIDEO INTERVISTA

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Le scuole italiane fanno la propria parte nell’accoglienza ai bambini ucraini in fuga dalla guerra. La Tecnica della Scuola ha raccolto la testimonianza di un istituto scolastico pugliese: il 3° IC De Amicis-San Francesco, di Francavilla Fontana, in provincia di Brindisi.

La dirigente scolastica, Adelaide D’Amelia, ci racconta della candidatura del suo istituto ad essere centro di accoglienza nei confronti dei piccoli profughi in arrivo nelle nostre scuole. Un’accoglienza lampo, predisposta in appena 24 ore – riferisce la dirigente – durante le quali sono state individuate le classi con minori criticità, tali che l’inserimento dei nuovi studenti sarebbe stato più agevole.

Quale comunicazione con gli alunni ucraini e la loro mamma?

La mamma degli studenti, che comprende la lingua italiana, è stata proposta dalla stessa dirigente come mediatrice culturale non solo entro la scuola dei figli ma nel territorio circostante. Con i bambini, intanto, i compagni e gli insegnanti comunicano in lingua inglese.

Ricordiamo che con nota del 4 marzo il Ministero dell’Istruzione ha invitato le scuole a provvedere all’accoglienza degli studenti ucraini in arrivo in Italia soprattutto sul fronte del supporto psicologico e di quello linguistico.


A seguire, un video realizzato dallo stesso IC De Amicis-San Francesco, a cura del professore di arte e immagine, Giuseppe Maci, responsabile anche del Tg scuola.