“Riteniamo doveroso che il MIUR, nell’esercizio delle proprie funzioni, finalmente voglia fare chiarezza contro la narrazione culturale cattolica oltranzista che millanta una fantomatica teoria Gender nelle scuole ed ha inventato falsità sul tema.” – dichiara Camilo Miguel Teillier Villagran, Responsabile dell’Area Tematica LGBT della Rete della Conoscenza – “Da mesi chiediamo una più forte presa di posizione su questo tema da parte del Ministero, che negli ultimi anni, a partire dalla polemica sugli opuscoli Unar, ha avallato un modello culturale chiuso e discriminatorio verso le studentesse e gli studenti LGBTQI e rispetto alle questioni di genere.”
“Come Unione degli Studenti continueremo a mobilitarci contro chi millanta l’esistenza di un’ideologia gender.” – continua Ilaria Iapadre, Responsabile Area Tematica LGBTQI dell’Unione degli Studenti– “Non c’è niente di ideologico nel lottare per il riconoscimento dei diritti LGBTQI. Denunciamo come questo argomento venga usato a mo’ di spauracchio da chi vuole colpire tutti coloro che rivendicano la propria libertà di amare e di autodeterminarsi. Ribadiamo l’urgenza di un programma di educazione sessuale laica e di saperi di genere nelle scuole e nelle università, nonché l’aggiornamento dei materiali didattici, in rispetto del Codice Polite, per favorire lo sviluppo dell’identità di genere e rimuovere gli stereotipi presenti in tali strumenti che pesano sulla formazione di ogni studentessa e studente fin dalla tenera età. Le presa di posizione del Miur per quanto positiva non basta! C’è urgente bisogno di mettere in campo azioni concrete di contrasto a questo genere di mistificazioni per abbattere ogni forma di discriminazione a partire dai luoghi della formazione e chiediamo che il Miur se ne faccia carico.”