"Come Unione degli Studenti non possiamo che giudicare queste affermazioni insensate e antidemocratiche. Sia l’11 ottobre sia il 15 novembre – dichiara Roberto Campanelli, coordinatore nazionale UdS – sono scesi in piazza centinaia di migliaia di studenti per protestare ma anche e soprattutto per proporre: alla nostra mobilitazione sono seguiti solo silenzi, se questo è il metodo con cui il Ministro si rapporta alle istanze sociali non potremo che essere costretti ad alzare la voce".
"Le occupazioni, come le autogestioni e le cogestioni che stanno riguardando numerose scuole in tutto il paese sono momenti di crescita, discussione e partecipazione, – prosegue Roberto Campanelli dell’Unione degli Studenti – il fatto che il ministro le giudichi immotivate da la prova di quanto la politica sia lontana dalla condizione che vivono centinaia di migliaia di studenti in scuole sempre più in sofferenza, dove la dequalificazione è diventata normalità".
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