A tal proposito il coordinatore nazionale dell’unione degli universitari dice: “l’inversione di marcia che chiedevamo non c’è stata al Senato: rimane il blocco del turn-over, vengono stanziati pochi milioni in più per il finanziamento ordinario degli Atenei e si taglia drasticamente il fondo per i contratti di specializzazione medica. Come se non bastasse, nessuna risorsa aggiuntiva è prevista per il Diritto allo Studio, su cui questo Governo sta facendo peggio del precedente, tagliando circa 50 milioni di euro e mettendo a rischio migliaia di Borse di Studio”. Gli fa eco il portavoce nazionale della Rete degli Studenti Medi che sostiene: “ Per la Scuola Pubblica questa Legge di Stabilità è un deserto si rifinanziano per oltre 200 milioni di euro le scuole paritarie, ma nessuna risorsa viene investita nel Diritto allo Studio per gli studenti medi; le nostre scuole cadono a pezzi ogni giorno, ma non si vogliono trovare risorse per un piano straordinario per l’edilizia scolastica. Forse si deve aspettare che l’emergenza si trasformi in tragedia, per avere risposte concrete ”.
Parole ferme che anticipano le mosse di una manifestazione organizzata per il prossimo sabato 14 dicembre al fianco dei lavoratori, al motto di “ Non vogliamo le briciole “. Si ricorda che già il giorno 15 Novembre gli studenti medi e gli studenti universitari, scesero nelle piazze italiane con lo Slogan “CHANGE THE WAY” per dire basta alle politiche di austerity portate avanti dal Governo negli ultimi anni. Quindi da un mese a questa parte si parla che è giunto il momento d’invertire la marcia e di ricominciare a investire sull’istruzione per uscire da questa crisi che ci attanaglia da tempo.
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