L’innovazione in seno alla didattica sta assumendo dimensioni importanti a seguito dei numerosi tools e sistemi virtuali promossi da atenei ed imprese attraverso delle startups dedicate; complessa l’applicazione in realtà poco innovative, destrutturate sotto il profilo tecnologico, poco aperte ad una didattica immersiva e non schematico-computazionale ed ancora legato ai concetti, obsoleti per talune discipline, di gessetto, lavagna, dizionario e libro di testo. Il cervello degli studenti (e dei docenti), a livello di meccanica del pensiero, può essere utilizzato come modello per una didattica immersiva: tendiamo a ricordare e ad interessarci, sottolineano gli sviluppatori dell’Intelligenza Artificiale per la scuola, ad elementi presentati in forma più attraente, dove la sedimentazione della memoria breve e di lungo periodo permette le complesse operazioni di apprendimento obiettivo dei programmi scolastici. I fini del PoliMi e dell’UE sarebbero quello di proporre un sistema di startups all’interno delle scuole così da favorire una didattica basata su IA in grado di replicare il comportamento mentale ed ottimizzare l’apprendimento in classe.
L’iniziativa, supportata da UE, MIcrosoft e PoliMI, si tratta di un concorso dedicato alle scuole con in palio 5.000 euro in premio da investire nella digitalizzazione dell’istituto e dei sistemi connessi. Il fine è una “sfida” indirizzata agli studenti delle scuole superiori, i quali devono dilettarsi nella creazione concettuale (se non pratica per quelli tecnici) di sistemi da considerarsi innovativi per confrontarsi con le sfide dell’Agenda delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile. La squadra vincitrice di Innova Europe riceverà un premio in denaro e l’accesso gratuito per 12 mesi a un servizio di incubazione e accelerazione offerto da una delle scuole partner: PoliHub, Edhec entrepreneurs e Vali Berlin. La challenge è aperta a team di massimo cinque studenti e alunni, di cui almeno uno proveniente da una delle tre business school promotrici dell’iniziativa. A giugno prossimo si svolgeranno le valutazione e verrà designato il gruppo vincitore.
A novembre dello scorso anno ha pubblicato le linee guida etiche sull’uso dell’intelligenza artificiale (AI) e i dati nell’insegnamento e nell’apprendimento per il corpo docente. Queste affrontano il modo in cui l’IA viene utilizzata nelle scuole, per supportare insegnanti e studenti nel loro lavoro ed apprendimento e per guidare le attività amministrative nei contesti educativi. Le linee guida fanno parte del piano d’azione per l’istruzione digitale (2021-2027) e sono state sviluppate da un apposito gruppo di esperti della Commissione che riunisce un’ampia gamma di professionisti del mondo dell’istruzione e della formazione, del mondo accademico, del settore privato e delle organizzazioni internazionali. I passi previsti per l’anno in corso faranno riferimento al programma di lavoro annuale Erasmus+ 2023, il quale provvederà finanziamenti per progetti lungimiranti su larga scala con una priorità digitale. La Commissione pubblicherà inoltre una serie di articoli sull’IA nell’istruzione e offrirà un corso online per insegnanti sull’argomento sulla piattaforma europea per l’istruzione scolastica (ESEP) attivato entro marzo prossimo.
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