All’incontro al Miur sulla delega per una proposta condivisa sull’integrazione degli alunni disabili, c’era anche Pasquale Proietti, della segreteria nazionale della Uil Scuola.
“La Uil, insieme agli altri sindacati, ha stigmatizzato il fatto che il Miur, sia nel metodo che nel merito, non abbia considerato appieno il ruolo del sindacato, mettendolo sullo stesso piano di non meglio individuate associazioni”, ha detto Proietti.
“Fermo restando che il Miur ha il diritto di ascoltare e confrontarsi con chi desidera, tutti hanno ricordato che quello del sindacato è un osservatorio diverso da quello delle associazioni e anche i contributi possono essere diversi, anche in considerazione che si tratta di organizzazioni la cui rappresentatività è certificata da una legge dello Stato”.
La Uil ha quindi posto il problema della ridefinizione del ruolo del docente di sostegno, aspetto che nella comunicazione del Miur è stato carente, il problema della continuità tra i vari segmenti scolastici. “Quest’ultimo aspetto, che può sicuramente rappresentare una opportunità per i ragazzi, deve però, a nostro avviso, trovare regolamentazione all’interno di una sezione specifica di contrattazione”. Sempre secondo la Uil, “gli Enti Locali dovranno garantire le necessarie risorse professionali di supporto, in caso contrario ricondurre tutto all’interno della scuola dell’autonomia, comprese le risorse economiche”.
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Il sindacato ha quindi proposto il superamento della titolarità provinciale della Dotazione Organica di Sostegno (DOS) nella scuola secondaria di secondo grado prevedendo, alfine di garantire la continuità” attraverso “una titolarità di ‘rete’”.
Proietti ha riferito, infine, che la Uil “ha chiesto ai rappresentanti del Miur che nelle scuole vadano eliminate definitivamente le “cattive prassi” come l’utilizzo del l’insegnante di sostegno per supplenze, fenomeno che, se non arginato, rischia di diffondersi ulteriormente con l’impossibilità da parte dei dirigenti scolastici di nominare il supplente per un giorno, come previsto dalla legge di stabilità”.
Proietti ha infine riferito che il capo dipartimento Miur, Rosa De Pasquale, ha riferito che il decreto sulla disabilità “non prevederà la costituzione di una specifica classe di concorso ma un percorso concorsuale specifico”.
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