La Uil Scuola Rua, anche se non firmataria del contratto collettivo nazionale, avrebbe diritto a partecipare alle riunioni di confronto e informativa. A comunicarlo, il 29 aprile, è stato segretario generale della Uil Scuola Rua, Giuseppe D’Aprile, esprimendo grande soddisfazione nel commentare il provvedimento giudiziario del Tribunale di Roma che, a detta del sindacato, ha sancito “il diritto della Federazione ricorrente alla titolarità delle prerogative sindacali relative alla informazione e al confronto”.
La decisione del Tribunale di Roma è giunta in risposta alle iniziative giudiziali intraprese dalla Uil Scuola Rua in quanto esclusa dall’informazione di cui all’art. 5 del Contratto collettivo nazionale di lavoro 2019/21 per effetto del quale questo diritto era riservato ai titolari della contrattazione integrativa individuati, ai sensi dell’art. 30, nei soggetti firmatari del contratto stesso. La stessa disposizione è stata reiterata all’art.6 in tema di confronto.
Quella che si è venuta a creare, scrive ancora la Uil Scuola Rua, è “una situazione inedita dal punto di vista normativo”, che ha comportato, a volte, l’instaurarsi di un sistema di relazioni sindacali, definito dalla Uil, “inadeguato e scorretto”.
“Il ricorso – sottolineano gli avvocati Domenico Naso e Luigi Molvetti – rappresenta una prima risposta all’insieme delle nostre azioni per il ripristino di un diritto. Un risultato che ci spinge a impegnarci per il pieno riconoscimento delle prerogative connesse anche alla contrattazione integrativa che in questa prima fase non sono state riconosciute, ma che siamo certi troveranno risposte positive in sede giudiziaria stante i precedenti oramai codificati anche dall’Aran”.
Tempo poche ore e dall’Aran arrivano indicazioni tutt’altro che allineate a quelle della Uil Scuola Rua.
“Apprendo che il Tribunale di Roma ha riconosciuto alla Federazione Uil Scuola Rua la titolarità delle prerogative sindacali relative all’informazione e al confronto, ma rigettando in toto la richiesta di ammissione alla contrattazione integrativa dalla quale, pertanto, la Federazione Uil Scuola Rua continua a restare esclusa”, tiene a precisare il presidente dell’Aran, Antonio Naddeo. Il numero uno dell’Aran è sembrato anche infastidito da come sia stata impostata la linea del ricorso da parte del sindacato guidato da Giuseppe D’Aprile. “Benché il ricorso risulti presentato il 20 marzo scorso e sia promosso solo contro il ministero dell’Istruzione e del Merito – precisa Naddeo – evidenzio che l’Aran ne è venuta a conoscenza, peraltro indirettamente e non per il tramite del ministero adito, solo il 24 aprile, dopo che si era già tenuta l’udienza e il giudice si era riservato di decidere”.
“Tale circostanza – continua il presidente dell’Aran anticipa che non starà a guardare – non ha consentito all’Agenzia che rappresento di potersi costituire nel giudizio che, più correttamente, avrebbe dovuto essere promosso anche nei confronti dell’Aran, in quanto una delle parti negoziali che hanno concorso alla definizione della clausola contrattuale di cui, di fatto, si chiede la disapplicazione”.
Naddeo precisa anche che “l’Agenzia è già al lavoro per individuare le modalità più opportune per difendere le scelte contrattuali nelle fasi di merito del giudizio in questione che, al momento, versa nelle fasi cautelari”.
Gli altri sindacati firmatari del Ccnl 2019/21, intanto, sembra che stiano preparando anche loro una nota nella quale precisare la posizione.
L’unico, per il momento, a commentare il provvedimento giudiziario preso a Roma è stato l’Anief, secondo il quale “sulla Contrattazione integrativa, il Tribunale di Roma conferma l’attuale orientamento e respinge la richiesta di partecipazione della UIL Scuola perché non firmataria. Anief ricorda che è stata l’unica al tavolo contrattuale a chiedere, invano, le modifiche delle regole pattizie sottoscritte in passato e difese in Aran durante le trattative dalla stessa UIL Scuola”.
Il sindacato osserva, inoltre, che “il giudice ha invece risposto positivamente alla richiesta di informativa – peraltro diritto di ogni sindacato e cittadino – e al confronto con il Ministero dell’Istruzione e del Merito, in sede cautelare, ma nello stesso ricorso che non è stato notificato né all’ Aran né alle altre sigle sindacali firmatarie”.
Secondo il presidente Marcello Pacifico “per questo aspetto vedremo in sede di sentenza entro questa estate se il tribunale con la costituzione di tutte le parti coinvolte confermerà il provvedimento”. Infine, il sindacalista ricorda che in passato le norme vigenti hanno “escluso la stessa Anief all’indomani della certificazione della rappresentatività prima della sottoscrizione del Contratto collettivo nazionale del 18 gennaio scorso”. Come dire: dura lex, sed lex.
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