Durante l’audizione di stamane, 28 maggio, sono state illustrate le motivazioni alla base della protesta, in particolare i temi sui quali il DdL mina il pluralismo culturale e la libertà di insegnamento che sono fondamento della scuola statale.
Il disegno di legge non riconosce i diritti di vaste aree di precariato, introduce un sistema di valutazione unico in Europa con super poteri del dirigente, con la presenza di genitori e studenti, senza riferimento alle competenze tecnico professionali necessarie, interviene negativamente sulle tutele contrattuali.
Con questo testo, per molti aspetti confuso e contraddittorio, si prefigura un inizio di anno scolastico, a settembre, all’insegna della confusione, del conflitto, del contenzioso.
All’audizione, presieduta dal senatore Marcucci, è stato presente il sottosegretario all’istruzione Faraone.
Per la Uil Scuola hanno partecipato Massimo Di Menna e Noemi Ranieri.