Il Documento della UilScuola
A fronte di un impegno programmatico positivo da parte del Governo non si rilevano scelte concrete coerenti. Rispetto all’emergenza retributiva la soluzione prospettata è blocco ulteriore delle retribuzioni fino al tutto il 2018.
Su questo l’esecutivo nazionale Uil Scuola rileva grande importanza alla diffusa campagna #sbloccacontratto per dare protagonismo a tutti i lavoratori e indurre il Governo a cambiare passo.
Anche le prime notizie sulla legge di Stabilità prefigurano ulteriori tagli , in particolare sulle commissioni degli esami di maturità e sugli organici del personale Ata. Che assolutamente contrastano col bisogno di veri investimenti in istruzione, qualificandola spesa pubblica ed eliminando gli sprechi.
Il rapporto di lavoro non può essere deciso dal Governo (il datore di lavoro) davanti a uno specchio.
Decidere e comunicare a insegnanti, ata, dirigenti, quanto devono lavorare, come, con quale progressione economica equivale a trattare professionisti importanti per la delicata funzione che svolgono da sudditi , non da cittadini titolari di diritto.
Il documento del Governo presenta un progetto ambizioso, ne verificheremo la effettiva attuabilità.
La Uil Scuola:
– sostiene la decisione di immissione in ruolo per tutte le persone presenti nella graduatorie permanenti, da settembre 2015, con la relativa costituzione di un organico funzionale connesso all’autonomia scolastica (da sempre proposto dalla Uil Scuola);
– condivide il nuovo sistema di formazione iniziale e reclutamento prefigurato, che assume molte delle proposte della Uil Scuola.
Ricordiamo al Governo che però in tal modo rimane una parte del precariato, reiterato, che riguarda il personale abilitato , in via di abilitazione, non presente nelle graduatorie permanenti e che dovrà coprire posti acanti per esaurimento delle graduatorie.
La questione precariato è complessa e va affrontata con particolare attenzione.
Progressione economica e merito: la Uil scuola esprime netta contrarietà nella proposta contenuta nel documento. Queste le forti criticità da rivedere:
– la totale eliminazione dell’anzianità come aspetto della progressione economica (non c’è in alcun paese europeo)
– la individuazione di una quota del 66% degli insegnanti cui attribuire, provvisoriamente, aumenti per merito.
Si determina così una doppia negatività, una presunta distinzione su quote sulla carta predefinite ed una ipotetica rincorsa, anche cambiando scuola, a far parte di tale quota.
Questa procedura che di fatto determinerebbe una nuova graduatorie nazionale, da aggiornare per la raccolta punti, dopo aver abolito quella dei precari rischia di allontanare dall’effettivo impegno d’aula, determinando disorientamento e disaffezione anziché riconoscimento del merito e dell’impegno.
La Uil Scuola vuole affrontare con un contratto innovativo i veri nodi irrisolti: opportunità, carriere per gli insegnanti, riconoscimento anche economico dell’impegno e delle crescita professionale, con attività ed esiti nel lavoro d’aula, aggiornamento della regolamentazione normativa del rapporto di lavoro. Purtroppo è la mancanza di risorse che determina soluzioni pasticciate o negative.
La Uil scuola rileva negativamente la totale mancanza di aspetti che attengono al riconoscimento professionale del personale Ata, per il quale andrebbero rafforzate le innovative modalità contrattuali, che vengono, invece, bloccate e la esigenza di una qualificazione degli organici, più legati alle effettive nuove esigenze.
Sul versante delle innovazioni sia ordinamentali che didattiche occorre verificare che si sia in presenza di un piano concreto di fattibilità su cui occorrono risorse, capacità concreta di intervento.
Per tutti gli aspetti, in particolare quelli connessi al lavoro, c’è piena disponibilità della Uil a confrontarsi, a suggerire interventi .
La Uil Scuola sollecita a prevedere una integrazione del documento acquisendo le tematiche connesse alla scuola dell’infanzia, settore assolutamente vitale per un percorso formativo ed educativo solido.
L’esecutivo nazionale sui tanti aspetti che il documento prefigura impegna la segreteria nazionale ad approfondimenti tematici tenendo conto delle tante esperienze positive, innovative sul piano didattico , sperimentali sul piano organizzativo che già si realizzando grazie alla competenza, all’impegno, alla disponibilità di quei tanti che garantiscono esiti di qualità alla nostra scuola.
A tal fine è previsto un primo seminario, in collaborazione con l’Irase, istituto di ricerca e formazione.
In merito alla consultazione che è partita con l’ambizione di voler ascoltare la voce di tutti coloro che reputeranno di voler intervenire si rileva l’incertezza del come e soprattutto, aspetto determinante, il ruolo che rimane in capo al Governo della decisione, sulla base della sintesi che opererà lo stesso Governo.
Serve, oltre alla consultazione, un efficace momento di confronto in quanto non pensiamo possibile che si decida, ad esempio, il blocco delle retribuzioni fino al 2019, sostenendo che è frutto degli orientamenti della consultazione.
In merito alle iniziative di protesta intraprese con gli altri sindacati per far sentire la voce del personale, la Uil Scuola è impegnata nella migliore riuscita della manifestazione unitaria che si terrà a Roma il prossimo 8 novembre, indetta con gli altri sindacati di tutti i dipendenti pubblici.
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