Grazie alla mobilitazione congiunta dei docenti inidonei e dei precari amministrativi e tecnici messa in campo dai COBAS si sono sbloccati
circa 3.550 posti per gli ATA. Sappiamo che le OOSS stanno cercando di rivendicare come propria la vittoria ottenuta, ma i lavoratori e lavoratrici sanno bene chi è stato in piazza in questi due anni con loro, per affermare il diritto a permanere sul proprio posto e a rigettare l’obbligo di passare in
modo ‘coatto’ nelle segreterie delle scuole o sui posti degli assistenti tecnici. La vittoria è tutta di coloro che sono stati in piazza riunificando le lotte dei precari amministrativi e tecnici con quelle dei docenti ‘ idonei ad altri compiti’ e, quindi, di tutti i lavoratori e lavoratrici, ” inidonei” e ATA che hanno rifiutato il principio del ‘ divide et impera’,esempio per tutti coloro che in questi anni sono scesi in piazza al nostro fianco e che hanno attivato mobilitazioni tese a riunificare e non a dividere, appunto, i lavoratori/trici tra loro.
Ma questo non ci basta:
– i precari amministrativi e tecnici rivendicano tutti i posti a loro dovuti sin dal blocco del 2012/2013 e chiedono chiarimenti sui posti dovuti per pensionamento e su quelli dovuti relativamente allo sblocco dei posti dei colleghi ” idonei ad altri compiti”
– i docenti ” idonei ad altri compiti” chiedono il ritiro della mobilità intercompartimentale obbligatoria, ultima vergogna da cancellare per la stessa salvezza del patrimonio delle Biblioteche scolastiche e dei laboratori didattici, che verrebbero definitivamente chiusi.
Non si capisce per quale motivo, infatti, dopo il superamento della spending del Governo Monti e l’abrogazione del previsto passaggio coatto degli “idonei ad altri compiti” nei profili amministrativi e tecnici, vera e propria ‘deportazione’ di sapore nazista, ancora si sostenga la necessità della deportazione degli inidonei in altri comparti della pubblica amministrazione.
Il risparmio, si dice, è determinato dall’utilizzo degli inidonei in comparti che lamentano la mancanza di organico e sui quali si potrebbero utilizzare gli inidonei. Ma, si chiedono gli inidonei, se anche il comparto scuola è sotto organico e gli inidonei supportano le relative carenze, occupando i posti nelle biblioteche e nei laboratori ( oltre che ad essere utilizzati come supporto e
ampliamento dell’offerta formativa), per quale motivo i docenti inidonei non possono rimanere nel proprio posto di lavoro, sul quale si dovrebbe utilizzare altro personale, con relativa spesa? Per questi motivi precari ATA e docenti Inidonei si ritroveranno nel Convegno CESP di giovedì 13 marzo nella sede di Viale Manzoni, 55, dalle ore 9 alle ore 14 e dalle 12 saranno sulle scalinate de MUR, per chiedere un incontro con il ministro Giannini, che hanno già conosciuto nel luglio del 2013, quando son stati ricevuti dal Presidente del senato Grasso e che , sperano di poter incontrare nuovamente.
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