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Ulteriori chiarimenti mobilità professionale Ata

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Facendo seguito alla nota 1800/1 del 9 marzo scorso, il Miur ha inviato ai direttori generali degli Uffici scolastici regionali, tramite la nota 1985 del 16 marzo 2012, ulteriori indicazioni operative sulla mobilità professionale Ata.
In allegato alla nota 1985/2012 vengono forniti: gli schemi di contratto di lavoro che, peraltro, devono essere trasmessi al competente ufficio del Ministero dell’economia esclusivamente a livello cartaceo; il prospetto analitico relativo alla consistenza provinciale delle nomine autorizzate per ciascun profilo professionale (la nota ministeriale del 16 marzo precisa che “come anticipato nella nota del 9 u.s., gli odierni contingenti sono ottenuti detraendo dalla consistenza del personale avviato a formazione – allegato al D.D.G. 28.1.2010, n. 979 – il numero di nomine autorizzato in prima applicazione, secondo quanto riportato nell’allegato alla nota n. prot. 8962 del 5 ottobre 2010); il prospetto di monitoraggio delle nomine.
Nella nota si chiarisce che “le nomine non effettuabili per esaurimento delle graduatorie sono attribuite ad altra provincia della medesima regione” che abbia la possibilità di utilizzarle. Inoltre, “le nomine residuali a detta compensazione ovvero quelle comunque non utilizzabili, sono destinate alle immissioni in ruolo a favore degli aspiranti della corrispondente area contrattuale (ovvero, in subordine, in quella inferiore), collocati nelle graduatorie provinciali permanenti. Dette nomine avranno decorrenza giuridica dal 1° settembre 2012 ed economica dalla data di effettiva assunzione in servizio”.
Chiedendo di “procedere tempestivamente alle nomine”, la Direzione generale per il personale scolastico del Miur ricorda “che la sede provvisoria da assegnare deve essere compresa nella provincia per la quale l’aspirante ha presentato la domanda per la mobilità verticale”.
Per la Flc Cgil “la nota lascia irrisolto il problema sollevato insieme agli altri sindacati scuola, circa la possibilità di fare le nomine tenendo presente i posti effettivamente disponibili in quest’anno scolastico”.

A sua volta, la Cisl Scuola segnala di essere “prontamente intervenuta presso l’Amministrazione  per una rettifica alla citata nota 1985 nella parte in cui si dispone, per il personale che cambia provincia, la presa di servizio nella nuova provincia”.