I lettori ci scrivono

Ultima chiamata in piazza per i precari

L’articolo 59 della bozza del DDL ristori bis è un vero e proprio schiaffo alle migliaia di precari che da anni permettono il funzionamento della scuola pubblica, venendo assunti tra settembre e novembre per poi essere licenziati a giugno: per loro nessun sostegno, sono completamente esclusi dalle procedure di immissione in ruolo.

Nonostante le presunte aperture propagandistiche dei mesi scorsi e i titoli altisonanti dei quotidiani main stream, si conferma che i lavoratori della scuola vanno bene da precari ma non per il ruolo. Le misure straordinarie riportate nell’articolo riguardano solamente i docenti che oltre ad avere tre anni di servizio, sono in possesso della specializzazione sul sostegno o dell’abilitazione su materia che in Italia è impossibile ottenere da almeno 8 anni.

La scuola di Bianchi sarà pure affettuosa, ma manca di rispetto nei confronti dei principali attori dell’istruzione: gli studenti, che continueranno a rimanere stipati nelle aule senza aver garantito il diritto alla continuità didattica, i docenti, che si ritroveranno un cospicuo incremento dell’orario di lavoro, i precari, che continuano a essere depauperati della dignità del lavoro, e i docenti neoimmessi, impossibilitati di stare con le loro famiglie a causa dell’incomprensibile vincolo quinquennale.

La misura è colma, nei giorni scorsi circa 30 realtà tra coordinamenti e associazioni di docenti precari presenti su tutto il territorio nazionale, si sono riuniti e insieme scenderanno in piazza a Roma il 15 giugno per rivendicare:
● Stabilizzazione di tutti i docenti precari attualmente iscritti alle GPS di 2 fascia
materia e sostegno che abbiano maturato 3 anni di servizio entro il 2020/21,
attraverso un percorso di formazione su materia e di specializzazione su sostegno
● Eliminazione del vincolo quinquennale
● No all’aumento dell’orario di lavoro
● Riduzione del numero degli studenti per classe
● Aumento degli stipendi dei docenti in linea con quelli europei
● Stabilizzazione del personale ATA e degli educatori
● No alla riduzione delle ore di sostegno (182/2020)

Le realtà promotrici della mobilitazione fanno appello a tutti i docenti, alle famiglie, agli studenti e a tutte le realtà connesse al mondo della scuola: uniamoci e rivendichiamo il diritto di avere una scuola migliore!
NON SI PUO’ ASPETTARE CHE SIANO GLI ALTRI A CAMBIARE LE COSE PER NOI, OCCORRE MUOVERSI IN PRIMA PERSONA PER FAR SI CHE CIO’ ACCADA.

CNPS (Coordinamento Nazionale Precari Scuola)

iscriviti

ISCRIVITI al nostro canale Youtube

METTI MI PIACE alla nostra pagina Facebook

I lettori ci scrivono

Articoli recenti

Compiti casa, sì, no, dipende

I compiti a casa sono il momento del consolidamento e della rielaborazione delle conoscenze, e dell'esercitazione…

22/12/2024

Il Sicilia Express funziona. A casa tanti prof e studenti dalle brume del nord in treno

È partito il 21 scorso alle 15,10 da Torino Porta Nuova il "Sicilia Express", il…

22/12/2024

Concorso ordinario Pnrr 2024, non vengono valutati i titoli informatici e le certificazioni linguistiche inferiori quelle di livello C1

Una aspirante partecipante al concorso ordinario PNRR 2024 della scuola primaria e infanzia, ci chiede…

22/12/2024

Concorso docenti 2024, costituzione delle commissioni giudicatrici, presentazione della domanda

Il 19 dicembre 2024 segna un passo decisivo per l’organizzazione del concorso docenti. Con una…

22/12/2024

Docenti supplenti, ecco quando ai precari spetta la continuità del contratto per il periodo di vacanza e sospensione dell’attività didattica

Una docente precaria con un contratto a tempo determinato da parte del dirigente scolastico fino…

22/12/2024

Legge di bilancio: mancano risorse per le famiglie che mandano i figli nei centri estivi

Finita la scuola, a giugno, molte famiglie potrebbero essere in diffcoltà perchè non avranno la…

22/12/2024