Resta quindi l’intera giornata di domenica 22 marzo, fino alle ore 24:00, per inoltrare alla propria scuola di servizio la richiesta di mobilità.
Quali saranno le ulteriori tappe di questa istanza? Dopo che la domanda verrà scaricata e visionata dalla scuola, in tutte le sue parti, compresi gli allegati, viene inviata all’USP. Sara l’ufficio scolastico provinciale a controllare nuovamente la domanda e a convalidarla. All’atto della convalida viene inviato, sulla posta istituzionale del docente, ma anche sull’archivio delle istanze on line, l’avviso di convalida. In tale avviso viene riportato tutti i punteggi, le precedenze e le preferenze territoriali espresse e ritenute corrette.
In questa occasione potrete fare un controllo tra il punteggio calcolato all’atto della domanda e quello attribuito dopo la convalida, in modo da comprendere se è stato tutto convalidato o se oppure c’è stato qualcosa che non è stato computato. Da quando ricevete la comunicazione di convalida dell’istanza on line prodotta entro il 22 marzo, ci saranno i canonici 10 giorni, previsti dall’art.12 del CCNI sulla mobilità, per fare reclamo scritto.
Infatti, in calce al foglio di convalida c’è scritto: “nel caso dovesse riscontrare una eventuale differenza con i dati a sua conoscenza, la preghiamo di darne comunicazione entro dieci giorni dalla ricezione della presente”. Di norma nell’avviso di convalida delle domanda di mobilità si ricorda che per i docenti che richiedono il rientro nella scuola di precedente titolarità, non verranno attribuiti i punteggi delle esigenze di famiglia, come specificato dalla circolare ministeriale n. 746 del 13/12/1996. Una volta passata la fase dei possibili reclami si passa all’elaborazione dei movimenti e, dopo gli ultimi controlli, ci sarà la pubblicazione dei trasferimenti. É giusto anche dire, alla luce del disegno di legge che sta per essere discusso alla Camera, che questo potrebbe essere l’ultimo anno in cui i trasferimenti si faranno con queste regole.
Qualcuno teme che già con questa tornata di trasferimenti si potrebbe finire nei famosi albi territoriali della riforma della scuola, ma non sarà così: “per il 2015/2016 le uniche regole saranno quelle del CCNI sulla mobilità del 23 febbraio 2015”.
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