Una giornata di fine scuola decisamente movimentata in due istituti superiori cittadini, dove episodi simili hanno creato caos e panico. In entrambe le scuole, l’utilizzo di spray al peperoncino da parte di studenti non ancora identificati ha provocato diversi malori e interventi delle autorità. Lo riporta Il Giorno.
Il primo incidente è avvenuto alle 10:30 di oggi, 6 giugno, in una scuola di Milano. Una studentessa di diciotto anni è stata portata in codice verde in ospedale, manifestando i tipici sintomi causati dall’inalazione di sostanze irritanti, tra cui bruciore alla gola e difficoltà respiratorie.
Altre sette persone, cinque studenti e due docenti, sono state assistite sul posto dai sanitari. Fortunatamente, nessuno di loro ha avuto bisogno del trasporto in ospedale. Sul luogo dell’incidente sono intervenuti anche i vigili del fuoco e i carabinieri del Nucleo Radiomobile, che hanno gestito l’emergenza e condotto le prime indagini.
Il secondo episodio si è verificato mezz’ora dopo in un’altra scuola del capoluogo lombardo. Anche qui, lo scenario è stato simile: spray al peperoncino in classe e panico generale dovuto alle difficoltà respiratorie. Secondo le prime informazioni, trenta persone sono state soccorse direttamente sul posto.
Tra questi, 23 studenti, tutti minorenni, sono stati trasportati in ospedale con lievi sintomi di irritazione delle vie aeree. Gli studenti sono stati distribuiti tra diversi ospedali.
Oltre ai vigili del fuoco, che hanno effettuato i controlli nelle scuole, sul posto sono intervenuti anche gli agenti delle Volanti e i ghisa del Comando decentrato. Le autorità stanno conducendo indagini per identificare i responsabili di questi atti sconsiderati che hanno messo a rischio la salute di numerosi studenti e insegnanti.
Resta da capire se si è trattato di un momento goliardico per celebrare la fine della scuola da parte degli studenti o meno.
In questi giorni i ragazzi, per festeggiare la fine della scuola, stanno organizzando serate in discoteca, scherzi, gavettoni e rituali da osservare per strada davanti gli istituti. C’è anche chi afferma di essere nostalgico e di star vivendo con forte trasporto emotivo questi ultimi giorni.
A Roma si sta attuando un vero e proprio piano anti-gavettoni. In un istituto sarà “vietato utilizzare materiale per effettuare scherzi a danno di altri, sia all’interno degli edifici scolastici, sia all’esterno”.
Giovanni Cogliandro, dirigente dell’istituto comprensivo Mozart, ha pubblicato una circolare dal titolo “Conclusione dell’anno scolastico in armonia”, dove si legge: “Ricordiamo a tutti i nostri studenti che non è consentito trasformare gli spazi esterni della nostra scuola in campo di battaglia con uova, farina, acqua e si invitano i docenti e i membri del personale scolastico a vigilare per impedire comportamenti che possano intimorire o addirittura porre a rischio la serenità delle persone più fragili o comunque non interessate a tali manifestazioni di superficiale aggressività”.
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