Dopo i film “The Holdovers” e “La sala professori” sta per uscire un altro film incentrato sul mondo della scuola, stavolta italiano: si tratta di “Un mondo a parte”, con protagonisti Virginia Raffaele e Antonio Albanese. I due attori sono stati ospiti da Fabio Fazio a “Che Tempo Che Fa“.
Come riporta ComingSoon, Antonio Albanese interpreta la parte del protagonista, il maestro Michele, e Virginia Raffaele la dirigente scolastica Agnese. Ecco la trama del film.
La pellicola racconta la storia di Michele Cortese, un maestro delle elementari, che sta per affacciarsi a una nuova vita. Dopo aver insegnato per quarant’anni nella giungla delle scuole romane, l’uomo riesce a farsi assegnare all’Istituto Cesidio Gentile detto Jurico, ovvero una scuola, sita nel Parco Nazionale d’Abruzzo, con un’unica pluriclasse di bambini che vanno dai 7 ai 10 anni. Aiutato dalla vice-preside Agnese e dagli alunni, Michele la sua iniziale inadeguatezza metropolitana e pian piano diventa uno di loro. Quando ogni cosa inizia ad andare per il verso giusto, però, giunge un’orribile notizia: a causa delle poche iscrizioni, la scuola a giugno chiuderà per sempre. È così che Michele, Agnese e i bambini inizieranno una lunga corsa contro il tempo per evitare che questa piccola realtà scolastica smetta di esistere .
Paul Giamatti, invece, in “The Holdovers – Lezioni di vita“, interpreta uno scontroso docente di lettere classiche di una scuola privata del New England, che rimane nel campus durante le vacanze di Natale per sorvegliare gli studenti che non possono tornare a casa, nel 1870. Particolare è stato il suo discorso di ringraziamento in occasione della vittoria della statuetta.
Giamatti, ai Golden Globes, ha dedicato la vittoria ai docenti: “È un film su un insegnante. Io interpreto un insegnante. Tutta la mia famiglia è composta da insegnanti. Tutti, da generazioni. Gli insegnanti sono brave persone. Dobbiamo rispettarli. Fanno una cosa buona. È un lavoro duro. Quindi questo premio è per gli insegnanti“, queste le sue parole.
Ecco la trama de “La Sala Professori”, secondo quanto riportato da Il Fatto Quotidiano. All’interno delle aule, degli uffici, dei corridoi e della palestra di un gymnasium tedesco (nove anni di istruzione filati) si consuma l’ansiogena e vanamente solerte ricerca di un ladro che ha rubato soldi ad insegnanti e personale. La giovanissima professoressa Nowak, una di quelle figure razionali matematiche è il vettore osservativo, poi reattivo, infine vittima, di un incontrollabile e sobillante groviglio di tentativi di ritrovamento del colpevole.
Ecco la recensione su Il Corriere della Sera: “Offre una cruda e non benevola rappresentazione del caos scolastico: decisionale, organizzativo, morale. Ma ‘La Sala Professori‘ è prima di tutto un report 1) sul rapporto tra allievi e maestri, tra genitori e insegnanti, tra dirigenti e prof, tra genitori e figli; 2) sulle frustrazioni diffuse del corpo docente; 3) sul deficit di autorevolezza accumulato dagli educatori, spesso in ritardo sui tempi, poco aggiornati, fraintesi, distratti più dei ragazzi che sono chiamati a formare”.
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