La scuola sta finendo. In questa settimana si celebra l’ultimo giorno di scuola negli istituti delle varie regioni italiane. Il verbo “celebrare” non è usato a caso: gli studenti, soprattutto, quelli prossimi alla maturità, stanno organizzando delle vere e proprie feste per accogliere al meglio l’estate e salutare la routine tra i banchi.
I ragazzi stanno organizzando serate in discoteca, scherzi, gavettoni e rituali da osservare per strada davanti la scuola. C’è anche chi afferma di essere nostalgico e di star vivendo con forte trasporto emotivo questi ultimi giorni.
A Roma si sta attuando un vero e proprio piano anti-gavettoni. In un istituto sarà “vietato utilizzare materiale per effettuare scherzi a danno di altri, sia all’interno degli edifici scolastici, sia all’esterno”.
Giovanni Cogliandro, dirigente dell’istituto comprensivo Mozart, ha pubblicato una circolare dal titolo “Conclusione dell’anno scolastico in armonia”, dove si legge: “Ricordiamo a tutti i nostri studenti che non è consentito trasformare gli spazi esterni della nostra scuola in campo di battaglia con uova, farina, acqua e si invitano i docenti e i membri del personale scolastico a vigilare per impedire comportamenti che possano intimorire o addirittura porre a rischio la serenità delle persone più fragili o comunque non interessate a tali manifestazioni di superficiale aggressività”.
Il preside ricorda che anche l’ultimo giorno di scuola, nonostante siano ore di festa, si dovrà entrare in classe vestiti in maniera decorosa: no, quindi, a “pantaloncini troppo corti, canottiere e magliette troppo corte, capi di abbigliamento eccessivi e inopportuni, anche in questo caso per rispettare la sensibilità di tutti ed evitare esibizioni inappropriate”.
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