In questi ultimi giorni di scuola, come abbiamo scritto, gli studenti nelle varie zone d’Italia stanno celebrando la fine delle attività didattiche con rituali, scherzi, feste e gavettoni. In una scuola di Aprilia, in Lazio, come riporta Il Messaggero, la festa di fine anno è stata organizzata dalla stessa scuola.
Lo scorso martedì, nell’istituto, i ragazzi si sono presentati vestiti di tutto punto, in stile prom, ballo di fine anno americano. “È la prima volta che ospitiamo un evento del genere a scuola. L’idea è nata quasi per gioco e doveva essere una sorpresa per i ragazzi, per questo abbiamo mantenuto il segreto fino all’ultimo”, spiega la dirigente scolastica.
“Volevo salutare gli studenti delle nove terze classi che quest’anno finiscono il percorso e dovranno sostenere l’esame di Stato, per poi prepararsi alle scuole superiori. Queste sono le prime classi terze che hanno completato l’intero ciclo scolastico in presenza, dopo che il Covid aveva costretto le scuole alla didattica a distanza. Si può dire che li abbiamo visti crescere”, aggiunge.
I ragazzi sono stati invitati a una cerimonia di premiazione, senza però sapere che per loro ci sarebbe stato un intero pomeriggio di divertimento. “Non abbiamo voluto svelare molto dell’evento, proprio per garantire l’effetto sorpresa e ci siamo riusciti. I ragazzi sono arrivati a scuola nel pomeriggio, dopo la premiazione la festa è entrata subito nel vivo con balli, musica e karaoke all’aperto. Per l’occasione i docenti, che i ragazzi incontrano tutti i giorni in classe, hanno vestito i panni dei dj, scegliendo la musica per far scatenare i ragazzi in cortile”, conclude.
Giusto, per i docenti, organizzare un momento gioviale con i loro ragazzi o così si perde autorevolezza?
A Roma si sta attuando un vero e proprio piano anti-gavettoni. In un istituto sarà “vietato utilizzare materiale per effettuare scherzi a danno di altri, sia all’interno degli edifici scolastici, sia all’esterno”.
Giovanni Cogliandro, dirigente dell’istituto comprensivo Mozart, ha pubblicato una circolare dal titolo “Conclusione dell’anno scolastico in armonia”, dove si legge: “Ricordiamo a tutti i nostri studenti che non è consentito trasformare gli spazi esterni della nostra scuola in campo di battaglia con uova, farina, acqua e si invitano i docenti e i membri del personale scolastico a vigilare per impedire comportamenti che possano intimorire o addirittura porre a rischio la serenità delle persone più fragili o comunque non interessate a tali manifestazioni di superficiale aggressività”.
Il preside ricorda che anche l’ultimo giorno di scuola, nonostante siano ore di festa, si dovrà entrare in classe vestiti in maniera decorosa: no, quindi, a “pantaloncini troppo corti, canottiere e magliette troppo corte, capi di abbigliamento eccessivi e inopportuni, anche in questo caso per rispettare la sensibilità di tutti ed evitare esibizioni inappropriate”.
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