Un ragazzino di sedici anni dell’istituto Olivetti di Ivrea ha subito atti di bullismo assai gravi, così come ha segnalato la famiglia del giovane che ha sporto denuncia agli agenti del commissariato eporediese.
Secondo quanto ha raccontato il sedicenne, un gruppo di ragazzi della scuola lo avrebbe aggredito e minacciato di morte.
Il sedicenne sarebbe stato colpito al collo e al basso ventre in cortile, davanti ad altri compagni che però non sarebbero intervenuti in sua difesa. Secondo gli accertamenti della polizia non sarebbe nemmeno il primo episodio di cui il giovane è rimasto vittima. Tra questi anche il furto del portafoglio.
Il ragazzo sarebbe arrivato al punto di non volere più andare a scuola e nemmeno salire sull’autobus: «Quelli hanno detto che mi ammazzano ed io non voglio morire».
Sembra pure che il capobranco due settimane fa, nel cortile della scuola, lo abbia aggredito durante la pausa per l’intervallo. Lo ha preso a pugni sul collo e nel basso ventre. Intorno altri ragazzi, che non avrebbero fatto nulla per impedire la violenza.
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Lo studente, secondo quanto raccontano le agenzie, sarebbe fragile, sensibile, appena uscito da un lungo percorso psicologico ed era affetto da Adhd, acronimo per indicare il disturbo da deficit di attenzione-iperattività.
Racconta la madre del giovane: «Io dubito si tratti degli stessi ragazzi che il mese scorso avevano rubato a Mario pochi euro dalle tasche, dopo averlo deriso. Mio figlio lo aveva raccontato alla preside. E i docenti avevano fatto in fretta a risalire ai colpevoli. Ne avevano parlato in classe: una lezione di civiltà, ma la preside non aveva tollerato e i due studenti erano stati sospesi per diversi giorni. Ed ora con mio figlio picchiato e minacciato di morte non fanno niente. Mi chiedo come sia possibile perché dovrebbe essere protetto dalla scuola. E non avere paura di tornare in classe. Invece da quel giorno a scuola non ci vuole più andare: lui che vuole fare il meccanico d’auto».
«Ho cercato di riportare nella denuncia il maggior numero di dettagli – dice ancora la mamma- Il ragazzo che ha picchiato mio figlio ed il branco che lo segue, sono pericolosi: potrebbero prendere di mira un altro studente».
Intanto si sono messi al lavoro gli agenti del commissariato di polizia di Ivrea subito dopo la denuncia circonstanziata che hanno presentato i genitori del ragazzo. Indagini delicate e coperte dal massimo riserbo.
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