Bonaccorsi, secondo quanto scrive Linkiesta, andrà al ministero dell’Istruzione da cui gestirà il piano per gli interventi sul patrimonio edilizio scolastico che nel 2015 riceverà uno stanziamento totale di poco più di un miliardo di euro.
Il colpo di fulmine fra i due, Renzi e Bonaccorsi, sarebbe scoccato nel “pensatoio”, le periodiche convention cioè, organizzate di Enrico Letta, e già, scrive Linkiesta, il nuovo entrato al Miur fa sempre più ombra al ministro Giannini dopo la nomina del viceministro Davide Faraone.
Bonaccorsi fra l’altro sarebbe stato, non solo il regista della cessione di Ataf di Firenze al gruppo Ferrovie dello Stato, ma anche il fautore dell’idillio tra Renzi e Mauro Moretti che dalle Fs è poi passato in Finmeccanica.
A Firenze, con Dario Nardella sindaco, ha fatto anche l’assessore alla mobilità e ora sta passando al coordinamento dell’unità di missione per l’edilizia scolastica dal ministero dell’istruzione, benchè si attenda, per l’ufficialità della nomina, solo il visto della Corte dei Conti.
Bonaccorsi, scrive sempre Linkiesta, percepirà uno stipendio lordo di circa 100mila euro, mentre al Miur dovrà lavorare in tandem con Laura Galimberti, coordinatrice della Struttura di missione per il coordinamento e l’impulso nell’attuazione di interventi di riqualificazione dell’edilizia scolastica.