In Italia la terza decade di agosto diventa un appuntamento col terremoto: un anno fa, era il 24 agosto 2016, la devastazione di Amatrice e di tanti altri comuni del Centro Italia.
La sera del 21 agosto, esattamente 12 mesi dopo, un altro sisma, stavolta con epicentro a 10 chilometri dal suolo, ha colpito l’isola di Ischia.
In particolare la zona di Casamicciola, dove a pochi minuti dalle ore 21.00 la terra ha tremato. E anche molto, con l’isola campana piena zeppa di turisti. Come era accaduto un anno fa ad Amatrice.
La potenza del sisma sarebbe stata di 3.6 magnitudo: ci sono testimoni abruzzesi che hanno definito la scossa più forte di quella dell’Aquila di alcuni anni fa. La paura è tale che tanti turisti hanno già fatto le valigie e si sono recate al porto per tornare a casa il prima possibile con i traghetti.
La Chiesa del Purgatorio è caduta distrutta. Diversi alberghi hanno retto, ma sono rimasti isolati. Tante case si sono aperte delle vistose crepe.
In pochi minuti, le strade si sono riempite di gente scossa e impaurita.
Sono centinaia le telefonate ai Vigili del fuoco, che hanno avviato immediatamente le verifiche. Sul posto sono accorsi carabinieri, polizia e vigili del Fuoco, ambulanze.
Le agenzie parlano di decine di feriti. Ma anche di dispersi: sarebbero almeno sette le persone sepolte a seguito dei crolli. Sembra anche una famiglia, con tre bambini.
Mentre pubblichiamo l’articolo, giunge la notizia di una donna morta, speriamo l’unica: le sarebbero stati fatali i calcinacci caduti dalla chiesa di Santa Maria del suffragio.
Intanto, per i soccorsi alla popolazione dell’isola è scattato il piano di emergenza sanitario: l’unita di crisi del Cardarelli è stata mobilitata per eventuali necessità di trasporto in eliambulanza.
Già alle 23.00 è stata allestita, subito operativa, un’area di pronto soccorso esterna all’ospedale Rizzoli, in attesa delle verifiche di staticità sulle strutture. E anche attivati i trasferimenti in eliambulanza ed idroambulanza dei pazienti ricoverati nel reparto Rianimazione, oltre che la rete del soccorso 118. Come pure disponibili risultano tre traghetti Medmar e Caremar per eventuali ulteriori trasferimenti.
Gli esperti di storia parlano di evento raro, ma ricordano anche un devastante terremoto di 135 anni fa: era il 1883, ci furono danni immani proprio a Casamicciola.
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