Una lettera di uno studente rivolta ad una sua ex docente, arrivata al portale Webboh, sta facendo discutere. Il giovane, di vent’anni, ha scritto un messaggio all’insegnante in cui emergono tutte le sue difficoltà e frustrazioni di cui, a suo dire, la donna sarebbe stata una delle cause.
Ecco le sue parole: “Volevo scriverle per dirle che ho finalmente ricevuto il diploma dopo tanta fatica e sudore… parto col dire che lei mi è rimasta veramente impressa durante questi due anni, non in positivo, anzi… ora ho riascoltato gli audio che registravo durante (quasi) tutte le sue lezioni e mi pento di non aver avuto le conoscenze e la maturità giusta per poterle rispondere in maniera intelligente, giusto per farle capire che urlando, mettendo in imbarazzo avanti a tutta la classe, sminuendo e imprecando contro un ragazzo di 18 anni non si aiuta, anzi. Si creano più insicurezze”.
“Avrei voluto che al posto di accusarmi di non aver voglia, di essere un incompetente, mi prendesse da parte, mi guardasse negli occhi e mi rassicurasse di più, avrebbe usato sicuramente meno tempo rispetto alle scenate che faceva, e sono sicuro che mi avrebbe aiutato di più, mi sarei sentito più al sicuro e capito. Mi ha creato un trauma veramente grande, non sto esagerando, ho avuto diversi attacchi di rabbia e panico a fine anno e sono dovuto andare a fare delle sedute dallo psicoterapeuta. Spero che un giorno si renda conto che avanti a lei non ci sono dei sacchi da boxe su cui sfogarsi ma delle persone. Spero con tutto il cuore che prenda questo messaggio come un consiglio, perché, sono sicuro, anzi, sono certo che, per quanto strano, i grandi imparano molto dai piccoli, e spero che questo sia il suo caso. Provi a comunicare di più, a parlare ed empatizzare e vedrà che i suoi alunni la seguiranno per ciò che dice e non per paura”.
Il ragazzo ha poi concluso così: “Le consiglio vivamente di cambiare i suoi metodi, quel comportamento arrogante e provocatorio, quasi come se cercasse di litigare, imporre, non solo il suo ‘potere’, ma la sua forza, come se dovesse farsi rispettare attraverso la paura. Spero con tutto il cuore che prenda questo messaggio come un consiglio, perché, sono sicuro, anzi, sono certo che, per quanto strano, i grandi imparano molto dai piccoli, e spero che questo sia il suo caso”.
Non sono mancati ovviamente i commenti di coloro che hanno avuto brutte esperienze con i docenti. Eccone alcuni:
“Si dovrebbero mandare in pensione tutti i professori anziani e si dovrebbe inserire molta più gente giovane capace di comunicare con le nuove generazioni e sopratutto, avanti a tutto, prima di dare la cattedra ad una persona bisognerebbe farle fare delle sedute con psicologi competenti che ne accertano la capacità di poter sostenere un ruolo così importante… si sottovaluta troppo l’importanza di un insegnante … che questo messaggio muova qualcosa e si attui una vera ‘rivoluzione’ del sistema scolastico italiano”.
“Mi rivedo tantissimo e mi dispiace, purtroppo devo andare in 4 e avrò una professoressa così ancora per 2 anni, e soprattutto all esame di maturità, mi dispiace per chi ci è passato o ci sta passando, perché andare a scuola con la paura di essere screditato è davvero brutto.
“Le prof creano traumi in continuo a tutti”.
“Ma la risposta dell’istituto sarà: ‘questi giovani di oggi come sono sensibili, tutti con questi attacchi di panico.. ai nostri tempi i maestri ci davano le bacchettate sulle mani e noi zitti… voi siete privilegiati e viziati che andate anche tutti da questo fantomatico psicologo, vai a casa buona estate’.
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