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Un bravo docente ispira e uno cattivo rovina? Schettini risponde e si commuove: “non ci possiamo permettere di portare il nervosismo personale in classe”

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Il prof più amato dagli studenti e non solo, Vincenzo Schettini, è intervenuto alla trasmissione Ciao Maschio condotto da Nunzia De Girolamo. L’ideatore del progetto “La fisica che ci piace” con milioni di visualizzazioni, ha parlato a cuore aperto del ruolo del docente di oggi e cosa c’è che non sta funzionando.

“C’è gente che mi ha scritto che oggi fa un lavoro, ma forse la sua vita lo avrebbe portato a fare altro – commenta Schettini. E questo mi mortifica, mi dispiace. Quando si dice che una persona diventa medico perché non ha necessariamente i genitori che sono medici, allora tu capisci quanto è importante il ruolo dell’insegnante, com’è fondamentale quel ‘dai ce la puoi fare’. Quando i ragazzi hanno 14-15 anni falli parlare, falli ridere, la lezione deve essere bella, deve essere un concerto, falli sfogare perché in quello sfogare poi tu puoi richiamare l’attenzione. Il fatto che i ragazzi ridano, si aprano, ti chiedano qualcosa, dicano qualcosa è fondamentale. E in quel momento devi dire ‘bravo’, li devi saper motivare, come anche li devi saper redarguire nel momento in cui vedi che sono fuori binario. Molti mi dicono ‘tu sei il professore del buonismo, parli sempre di cose belle, non dovrebbero essere mai severi i professori’. No, io non ho mai detto questo, si può essere severi in modo diverso. C’è quel nervosismo personale che si porta in classe e che non ci possiamo permettere di portare”.