Alcuni ricercatori statunitensi hanno pubblicato su “Psycological Science” uno studio secondo il quale chi vive lo stress di tutti i giorni con risposte emotive negative ha maggiori possibilità di ammalarsi.
Spiega una delle ricercatrici dello studio: “La nostra ricerca mostra che le emozioni negative che persistono anche dopo piccole situazioni quotidiane stressanti hanno importanti implicazioni per la nostra salute fisica a lungo termine”.
La ricerca, che ha studiato le emozioni negative provate durante il giorno e quali eventi stressanti siano capitati, dopo dieci anni ha rivelato che la negatività in risposta al troppo stress è associata a un maggior numero di problemi di salute, tra cui malattie croniche, menomazioni funzionali e le difficoltà nelle attività quotidiane.
Tra gli stress esaminati c’è, per esempio, la gomma bucata dell’automobile o un brutto voto preso a scuola, che possono avere un’influenza nel benessere della persona.
E sue questo versante i docenti devono stare attenti. Infatti, accertata la validità scientifica dello studio, occorrerebbe però non diffonderlo troppo, e soprattutto fra certi studenti e le loro famiglie; infatti la ricerca americana potrebbe essere un altro motivo, e comunque un ulteriore alibi, per aggredire i prof, che, mettendo un brutto voto al ragazzo, si rendono colpevoli di avere provocato, oltre che scompensi psichici, anche fisici e di salute. In pratica un brutto voto può rischiare di diventare una iattura, non solo per il povero e maltrattato studente, ma anche per la società che poi deve sborsare soldi per curare la futura malattia che lo colpirà.
“Lo stress è comune nelle nostre vite quotidiane. Succede sul lavoro, succede a scuola, succede a casa e nelle nostre relazioni – dice tuttavia la ricercatrice. -La nostra ricerca mostra che la strategia di ‘lasciar perdere’ potrebbe essere vantaggiosa per la nostra salute fisica a lungo termine”.
Dunque il consiglio è di “lasciar perdere”, senza però specificare se dovrebbe farlo il prof, evitando di mettere un cattivo voto, o l’alunno e la famiglia a ribellarsi. Nel dubbio, pro reo, anche se, per evitare un brutto voto, e quindi il conseguente stress (quando viene percepito come tale), basterebbe solo studiare e studiare.
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